Gennaro Volpe, Sudore e Cuore ESCLUSIVA, Matteo Fantozzi: “Una bellissima persona”

‘Gennaro Volpe, Sudore e Cuore’ è l’ultimo libro di Matteo Fantozzi. Un racconto della carriera del calciatore, fatto di tanti aneddoti.

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‘Gennaro Volpe, Sudore e Cuore’. Questo è il titolo dell’ultimo libro, edito da Santelli Editore, di Matteo Fantozzi. Un libro che non è altro che un ripercorrere la carriera del calciatore. L’ex giocatore di Empoli, Prato, Ascoli, Mantova, Cittadella e Virtus Entella in queste pagine si racconta, soffermandosi su aneddoti e facendo capire come la sua sia la storia di un ragazzo normale che ha coronato il suo sogno di fare di una passione il proprio mestiere. Il tutto è condito dai ricordi di ex compagni, allenatori, dirigenti e tifosi. A spiegarci meglio il contenuto è stato in un’intervista ai nostri microfoni lo stesso autore.

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Gennaro Volpe, Sudore e Cuore ESCLUSIVA, il racconto autore Matteo Fantozzi

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Gennaro Volpe (Fonte: Getty Images)

Cosa ti ha spinto a scrivere un libro su Gennaro Volpe?

Sicuramente la passione che lui ha mostrato in ogni partita che ha giocato nella sua carriera, ma anche la persona che è, la sua purezza d’animo, la sua intelligenza e la sua cordialità. Poi ovviamente ovviamente ci sono stati tanti altri aspetti che mi hanno colpito di lui e che ho scoperto durante la stesura del libro“.

Qual è stata la squadra più importante nella carriera di Gennaro Volpe?

A modo loro, tutte sono stati importanti. Empoli ha rappresentato gli albori e gli inizi, mentre a Prato è arrivato l’esordio tra i professionisti. Sicuramente il momento più difficile c’è stato ad Ascoli, dove ha giocato pochissimo. Mantova ha segnato il riscatto e la conquista della Serie B. Un po’ come è avvenuto in quel di Cittadella, dove, dopo la discesa, c’è stato il ritorno immediato in serie cadetta. Però va detto che all’Entella ha trovato la sua dimensione e ha avviato la sua carriera da dirigente e da tecnico. Chiavari è diventata la sua casa ed è l’ambiente a cui è più legato“.

Volpe è sempre stato un calciatore duttile. Credi possa adattarsi al calcio di oggi?

Credo che potrebbe adattarsi, anche perché mancano giocatori di grinta e di quantità come lui. D’altronde il calcio sta diventando sempre più tecnico, ma quelle caratteristiche restano fondamentali e importanti“.

Scrivere un libro su un calciatore ha sempre un sapore particolare. Qual è l’aneddoto più bello che ti porti dentro?

Sicuramente il momento in cui ha accettato di aiutarmi. In quel momento ho capito che ci sarebbe stata una grandissima disponibilità sia da parte di Gennaro che della società Entella, che si è messa a completa disposizione. Un qualcosa che per me è stato utilissimo per costruire questo piccolo grande lavoro“.

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