Gigi Proietti “rinasce” e ci dice come si vive in Paradiso

Gigi Proietti il mattatore della scena italiana questa sera “rinasce” solo per noi italiani. Chissà cosa ci dirà, di sicuro saranno parole profetiche.

Gigi Proietti sepoltura
Gigi Proietti (Fonte: Getty Images)

Gigi Proietti questa sera in prima serata su TV 2000 “rinascerà” indossando la tonaca di San Filippo Neri nel film “Preferisco il Paradiso“, regia di Giacomo Campiotti. Nei panni del santo della gioia ci farà rivivere quei bei momenti in cui era ancora accanto a noi. Un’artista che se ne è andato troppo presto, aveva ancora tanto da donarci. Ancora oggi un vuoto incombe nelle nostre vite. Ma scopriamo com’era il suo rapporto con la fede.

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Gigi Proietti, quell’allegria che non ci abbandonerà mai

Gigi Proietti sepoltura
Gigi Proietti (Fonte: Getty Images)

Proietti è stato sempre attratto dalla fede, in particolar modo dalla vita dei santi. Infatti abbiamo visto come molto spesso ha vestito i panni di uomini religiosi: dal Cardinal Colombo a San Filippo Neri. Grazie al ruolo che gli è stato attribuito nel film “Preferisco il paradiso” si sono intensificate nell’attore le domande sulla fede. Da piccolo ha raccontato quando voleva farsi prete, sapeva tutta la messa in latino a memoria. Il fascino della liturgia e della tonaca l’ha sempre attratto. Ma con il passare del tempo il suo rapporto con Dio è andato a scemare, infatti si definisce “cento volte peccatore”. Continua a pensare che Dio sia la figura più rivoluzionaria della storia. Ma sono stati proprio questi ruoli religiosi che l’hanno avvicinato alla fede.

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Ha confessato come nell’ultimo periodo della sua vita ha iniziato a porsi tante domande. Un omaggio bellissimo ci arriva dalla programmazione televisiva, infatti non poteva esser ricordato in modo migliore: con il sorriso sul volto. Il santo della gioia, sempre allegro. Infatti secondo Proietti proprio grazie alla sua allegria fu scelto per interpretare San Filippo Neri. Lo vogliamo ricordare con una preghiera che lui era solito fare prima di andare in scena “Signore preservami dai contenuti, salvami dal significato, fulminami all’istante qualora fossi preso dalla tentazione del messaggio“.

Ciao Gigi, grande Maestro, grande mattatore.

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