Hereafter, l’errore di Clint Eastwood e un cinema hollywoodiano

Hereafter andrà in onda dalla mezzanotte su Rete 4, rivedremo così il film di Clint Eastwood con protagonista uno straordinario Matt Damon.

Hereafter
Hereafter

Non si deve mai essere quello che non si è, lo avrà capito con questo film sperimentale Clint Eastwood. Il regista continua a sfornare film su film e la critica gli rimprovera nella sua perfezione di essere ancora ancorato al cinema hollywoodiano classico quello dell’America degli anni cinquanta. Da lì nasce il desiderio di esplorare la modernità compiendo quello che per tutti è stato un grande passo falso. Hereafter è il film più attuale degli ultimi di Eastwood, ma anche il più brutto degli ultimi dieci anni del regista.

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Hereafter, scopriamo qualcosa di piùClint Eastwood

Scopriamo qualcosa di più su Hereafter, film in onda stanotte su Rete 4. La pellicola è uscita nel 2010 al cinema con soggetto e sceneggiatura curati da Peter Morgan. Clint Eastwood oltre alla regia è stato anche produttore insieme a Robert Lorenz e Kathleen Kennedy. Nel cast, oltre al già citato Matt Damon, troviamo Cecile de France, Bryce Dallas Howard, Lyndsey Marshal, Thierry Neuvic, Jay Mohr e molti altri ancora.

Clint ha curato anche le musiche di questo film con fotografia di Tom Stern e montaggi in combo di Joel Cox e Gary Roach. Gli effetti speciali sono stati curati dalla Scanline VFX mentre la scenografia è di James J. Murakami. Il film ha un budget di 50 milioni di dollari, incassando nel monto 103.8 milioni in tutto il mondo. Ne ha però incassati appena 32, quasi la metà delle spese, negli Stati Uniti d’America.

Premi e riconoscimenti

Hereafter ha ricevuto diversi riconoscimenti come nomination agli Oscar del 2011 per i migliori effetti speciali. Ha ricevuto inoltre 4 candidature ai Saturn Award. Ha vinto il David di Donatello come miglior film straniero e per la National Board of Review Awards si è aggiudicato il premio “miglior dieci film”. La critica però si è divisa con chi ha visto nel film un’opera troppo snaturata del regista americano.

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