Pulp Fiction di Quentin Tarantino: tutto quello che potreste non sapere

Quando si parla degli anni novanta in tantissimi volano subito con il pensiero al mitico 1994, anno di uscita di Pulp Fiction, il secondo film di Quentin Tarantino.

Pulp Fiction
Pulp Fiction

Dopo aver esordito al cinema – cambiandolo per sempre – con Le Iene, un giovanissimo Tarantino tornava in sala con un film ancora più incredibile del primo. Se la decostruzione della linearità temporale era stata accennata nel primo film, con Pulp Fiction Quentin osa di più e crea un film quasi episodico, che si ricostruisce in ordine solo durante i titoli di coda nella mente dello spettatore. Anche per questo – o forse per come affronta la violenza o perché, a sua volta è un cinefilo e non ha paura di mostrarlo – il film è entrato nel cuore di moltissimi e ha creato il mito di Quentin Tarantino.

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Pulp Fiction, curiosità e clip

Pulp Fiction
Pulp Fiction

Possiamo anche soprassedere sulla trama di Pulp Fiction, uno dei film più iconici degli anni novanta; e per quei pochi che ancora non l’hanno visto, sappiate che è disponibile su Netflix e che non vi si vuole assolutamente rovinare la sorpresa con nessuna anticipazione. Quello che vogliamo fare è ripercorrere un po’ la storia produttiva di Pulp Fiction e raccontare qualche curiosità sul film.

La più divertente, forse riguarda gli attori; non è un mistero infatti che al regista piaccia giocare con i propri personaggi e con i ruoli che gli affida. Per questo motivo ha voluto giocare invertendo i ruoli di Tim Roth e Steve Buscemi tra il primo e il secondo film. Roth nel primo interpretava un poliziotto e qui passa dalla parte opposta, interpretando un rapinatore; Buscemi invece, che ne Le Iene era contrario alle mance, qui è costretto ad una mini apparizione in cui fa proprio il cameriere.

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Inoltre il ruolo interpretato qui da Roth era stato pensato appositamente per lui, immaginandolo già davanti la macchina da presa. Non è raro che Tarantino si muova in questo modo, avendo l’opportunità di lavorare con gli attori che desidera; allora stesso modo in Pulp Fiction, a detta del regista, anche i personaggi di Wolf, Jules e Lance sono stati pensati appositamente per Harvey Keitel, Samuel L. Jackson ed Eric Stoltz.

Un processo creativo sicuramente funzionante che gli ha sempre permesso di creare personaggi iconici. E non è un caso, probabilmente, che pur di convincere Uma Thurman a lavorare per lui sia arrivato a leggerle il copione al telefono; evidentemente anche quel ruolo era stato pensato per lei. Fortuna che l’attrice, alla fine, ha ceduto.

 

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