George Clooney è da sempre l’idolo delle donne, amatissimo dai tempi di E.R. Tuttavia l’attore è anche un gran bugiardo. Scopriamo perché.

Il rubacuori di Hollywood, dopo il matrimonio naufragato con Talia Balsam, aveva affermato che non si sarebbe mai più sposato; mai la verità fu più lontana! Quello che, infatti, era diventato lo scapolo d’oro di Hollywood il 27 settembre 2014 ha sposato l’avvocatessa Amal Alamuddin. Il matrimonio è stato officiato in lingua inglese dall’ex-sindaco di Roma Walter Veltroni in una cerimonia privata e blindatissima a Palazzo Papadopoli. Si è trattato in realtà dello scambio delle promesse, secondo la tradizione americana. Il rito non aveva valore legale ed è stato poi celebrato il vero matrimonio nella sede comunale di Ca’ Farsetti. Cos’avrà la bella Amal di così speciale da aver fatto rompere una promessa così a lungo mantenuta dall’attore?
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George Clooney, breve focus sulla sua vita

Clooney è di origini inglesi, irlandesi e tedesche, anche se l’attore è nato nel Kentucky ed è figlio di un noto presentatore televisivo locale. George ha trascorso parte della sua infanzia in Ohio, dove ha frequentato la St. Michael’s School e la St. Susanna School. Durante le scuole medie, Clooney ha sofferto della paralisi di Bell, una condizione debilitante che paralizza parzialmente il volto; la malattia fortunatamente guarì in un anno ma a detta dell’attore è stato il momento peggiore della sua vita, perché schernito dagli altri bambini.
Più grande si è distinto come giocatore di baseball e pallacanestro, ma non gli è mai stato offerto nessun contratto. Ha frequentato la Northern Kentucky University, con la specializzazione in storia e scienze politiche senza però laurearsi. Dopo gli studi ha ottenuto lavori saltuari, praticando i lavori più disparati.
Clooney è noto anche per il suo impegno umanitario. L’uomo infatti è attivo nel sostegno di una risoluzione del conflitto del Darfur e nel 2007 ha inviato una lettera aperta alla cancelliera Angela Merkel, invitando l’Unione Europea a intraprendere azioni decisive nella regione.
Nel 2006 ha trascorso dieci giorni in Ciad e il Sudan per documentare la drammatica situazione dei rifugiati. Nel settembre dello stesso anno ha chiesto formalmente alle Nazioni Unite di trovare una soluzione al conflitto e per aiutare la popolazione del Darfur. Ha poi fatto un viaggio in Cina e in Egitto con Don Cheadle e due vincitori delle Olimpiadi per chiedere ai rispettivi governi di aiutare la situazione nel Darfur.
È stato poi impegnato negli aiuti umanitari per Haiti, dopo il terribile terremoto del 2010 e nel 2012 è anche stato arrestato in seguito alle proteste contro il Sudan.
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