Attrice gravemente ferita sul set, momento di tensione per il film

La sicurezza non è mai troppa su un set cinematografico e l’industria l’ha scoperto a proprie spese nel corso degli anni.

Celebre è il caso del classico horror Non aprite quella porta, film del 1974 di Tobe Hopper che mostra cinque ragazzi alle prese con una famiglia di assassini che non vede l’ora di sfigurarli brutalmente. Nel film la figura senza dubbio indimenticabile era quella di Leatherface – su cui hanno realizzato un film spin off di recente – ed è proprio l’attore che lo interpreta la pietra dello scandalo.

Leggi anche –> Celebre attore ferisce un collega. Ecco cos’è successo

Cosa successe sul set?

Non aprite quella porta
Non aprite quella porta

Si trattava di un giorno particolarmente difficile per le riprese del film cult; il caldo era insopportabile e non tutto funzionava come avrebbe dovuto. In particolare sembra che nella famosa scena in cui Faccia di Cuoio taglia un dito ad una dei cinque ragazzi, tutto fosse stato progettano nei minimi dettagli; la lama del coltello che nel film doveva affondare nel dito della ragazza, era stata resa inoffensiva dal nastro adesivo e l’attrice era stata preparata con un tubicino per simulare lo spruzzo di sangue e rendere realistica la scena.

Tuttavia il tubo continuava ad intasarsi, rendendo impossibile girare la scena e la giornata di lavoro – resa ancor più pesante dall’assenza di aria condizionata all’interno della casa/set – sembrava interminabile. In una delle tantissime prove per la scena sembra che Gunnar Hansen, interprete di Faccia di Cuoio, abbia inavvertitamente ferito la collega con il coltello; l’attore tolse il nastro adesivo che aveva messo il coltello in sicurezza e procurato una piccola ferita all’attrice.

In questo caso si trattò di una vera imprudenza da parte dell’attore e non si sa come andò a finire tra i due colleghi a causa dell’incidente. Volontario o meno, questo incidente entra senza dubbio nella classifica degli indicenti più strani accaduti su un set, accanto ad incidenti ben più gravi, come quello di Una notte da Leoni 2, dove uno stuntman fu ferito in uno scontro d’auto e rimase in coma per due mesi, o quello di Top Gun, dove l’istruttore di volo Art Scholl rimase ucciso precipitando nell’oceano Pacifico per non essere mai più ritrovato.

Leggi anche –> Due famosi attori di Hollywood arrivano alle mani: una lite furibonda

Impostazioni privacy