Mogol si arrabbia in diretta tv, ecco cosa è accaduto

Mogol, ospite a Io e te, ci ha tenuto a chiarire a Pierluigi Diaco, l’importanza e l’essenza del suo mestiere: “Non sono un paroliere”.

Mogol Io e te

Mogol è stato ospite a Io e te, la trasmissione di Pierluigi Diaco, che lo ha intervistato scoprendo i segreti della sua passione, che è anche il suo lavoro.

Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha scritto alcune tra le canzoni italiane più apprezzate e famose di sempre. L’artista mancava da molto in tv e ha scelto di raccontarsi ai microfoni di Io e te, trasmissione che sta mettendo a segno interviste piuttosto intime e riuscite, grazie al padrone di casa, Pierluigi Diaco.

Tuttavia Mogol ci ha tenuto a chiarire un dettaglio fondamentale della sua professione, sul quale non transige.

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Mogol a Io e te: “Non sono un paroliere…”

Mogol Io e te
Mogol

L’artista ha viaggiato moltissimo durante la “chiacchierata” televisiva con Diaco, parlando anche del rapporto con sua madre, che gli ha insegnato l’arte della comprensione del prossimo e della sensibilità, caratteristiche essenziali per scrivere quei brani che arrivano al cuore delle persone.

Mogol è un cultore dei talenti, dato che pensa che in ognuno se ne nasconda uno e il suo è senza dubbio legato alla musica e alle parole, le sue passioni più grandi. Ma nessuno lo chiami “paroliere”: “Paroliere è chi fa la settimana enigmistica” afferma l’artista deciso nello studio di Io e te.

L’autore musicale ha spiegato che lui cerca di capire e sentire la musica e grazie al suo talento sono nati moltissimi brani di successo di cantanti come Tony Renis e Lucio Battisti. Non solo, anche il cantautore Gianmarco Carroccia, suo ex allievo, ha cantato durante la trasmissione.

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Mogol ha voluto anche raccontare del suo particolare rapporto con la fede: tutti i suoi successi sono di ispirazione divina e si è sempre sentito “assistito e protetto” dalla fede. Come sottolinea il conduttore di Io e te: “La sua mano è guidata da Dio“.

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