Ennio Morricone: l’artista, il genio, il maestro e l’uomo

Ennio Morricone ci ha lasciati oggi all’età di 91 anni creando un vuoto indelebile. Le sue opere verranno per sempre riconosciute ed apprezzate.

Ennio Morricone: l'artista, il genio, il maestro e l'uomo
Ennio Morricone: l’artista, il genio, il maestro e l’uomo

Scrivere di un personaggio come Ennio Morricone non è affatto semplice, anzi è molto più complesso di quanto possiate immaginare. La sua carriera vanta un’infinita lista piena di collaborazioni sia in ambito cinematografico che in quello musicale. E descrivere un autore, o meglio un artista come il nostro, nella sua totalità è cosa assai ardua e richiederebbe parecchio tempo/energie.
In questo nostro excursus cercheremo di raccontare chi era e cosa è stato per l’Italia, ma soprattutto come ha cambiato il concetto di colonna sonora all’interno di prodotto cinematografico e non solo.

Quando si pensa a Ennio Morricone è quasi impossibile non soffermarsi su di una nozione basilare: era ed è conosciuto e in larga parte apprezzato da tutti, non c’era e non c’è una persona che non sappia chi sia quest’uomo. Anche le nuove generazioni avranno sentito nominare il suo nome. È stato a tutti gli effetti (possiamo dirlo con molta tranquillità) una figura importante e centrale nel panorama musicale e cinematografico, che ha contribuito a ridefinire e talvolta a creare dei suoni e delle melodie, immanenti e indimenticabili.

Sfido a trovare uno/a che non abbia mai provato a riprodurre il fischio (inserito per la prima volta in un western da Morricone ed eseguito da Alessandro Alessandroni, scomparso appena qualche anno fa) che si può ascoltare nei titoli di testa di Per un pungo di dollari diretto da Sergio Leone; o che non si sia commosso e al tempo stesso emozionato ascoltando L’estasi dell’oro (brano contenuto in uno dei film più celebri di Sergio Leone, Il Buono, il Brutto e il Cattivo) e Deborah’s Theme (brano proveniente dall’ultimo grande film diretto da Sergio Leone, C’era una volta in America).

Morricone non è stato solo il fedele amico (con Leone si conoscevano dai tempi delle scuole elementari) del regista di capolavori come i due citati qualche rigo sopra, ma è stato anche il compositore di alcune delle colonne sonore più belle di sempre: come non citare quella di Nuovo Cinema Paradiso, (diretto dall’altro suo amico storico Giuseppe Tornatore, tra l’altro è in uscita un documentario diretto dal regista di Bagheria sul maestro romano dal titolo Ennio The Maestro) quelle per i primissimi film del maestro italiano del giallo Dario Argento, le collaborazioni internazionali con registi del calibro di John Carpenter, Quentin Tarantino (in The Hateful Eight del 2016, che gli valse il suo secondo premio Oscar per le musiche originali, dopo quello ottenuto qualche anno prima alla carriera), Ronald Joffé (nel film Mission che gli ha dato lo status di star internazionale, grazie ad uno dei suoi componimenti più famosi e conosciuti di sempre), Samuel Fuller, Georges Lautner (come non dimenticare il celeberrimo brano Chi Mai nel film Joss il professionista, con protagonisti Jean-Paul Belmondo, Robert Hossein e Jean Desailly) e molti altri ancora, l’elenco conta un’immensità di collaborazioni in produzioni cinematografiche.

Morricone verrà ricordato anche per aver composto l’arrangiamento musicale delle canzoni di Gino Paoli (Sapore di sale), di Jimmy Fontana (Il mondo) e l’evergreen Se telefonando di Mina. Insomma era un artista, un genio, un maestro e un uomo a trecento sessanta gradi. Uno di quei fenomeni più unici che rari. L’uomo dietro il personaggio, il personaggio davanti all’uomo.

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Ennio Morricone: qualche considerazione strettamente personale

Ennio Morricone: l'artista, il genio, il maestro e l'uomo
Ennio Morricone: l’artista, il genio, il maestro e l’uomo

Giunti a questo punto penso sia doveroso lasciare un ricordo personale che ho di lui, sempre se mi è concesso, dato il forte attaccamento con la figura in persona.
Unica premessa: non ho mai avuto la fortuna di incontrare Ennio Morricone di persona, ma è come se per certi versi non ne avessi mai avuto realmente il bisogno, per via del fatto che negli anni fosse diventato a tutti gli effetti uno di famiglia.
So bene che un personaggio pubblico, se non in alcuni rari casi possa essere così vicino all’ambiente familiare, ma per alcune circostante che a breve spiegherò, il tutto vi sembrerà meno strano del solito.

Come un po’ tutti (credo) ho conosciuto Ennio Morricone grazie alle opere del favoloso regista che era Sergio Leone. Un amore a prima vista è stato tra me, Sergio Leone e Ennio Morricone. Sergio Leone è stato uno dei primi registi che ho approfondito in età adolescenziale con maggior occhio critico, del quale ho saputo capirne meglio il suo modo di fare e di pensare il cinema, di come un regista si potesse approcciare al mondo della settima arte e di tutte le difficoltà che lo stesso avrebbe dovuto affrontare, qualora avesse avuto l’intenzione di mettere in piedi un nuovo progetto cinematografico.

Se conosco ed apprezzo le opere del grande artista Ennio Morricone non lo devo solo a Sergio Leone, ma anche (oserei dire principalmente) a mio padre (cosa molto comune tra gli amici cinefili sparsi per il mondo) che fin dalla tenera età ha introdotto nel mio quotidiano il cinema di Sergio Leone e a sua volta le colonne sonore di Ennio Morricone. Per questo gliene sarò sempre grato.
A pane e Sergio Leone insieme a mio padre ci sono cresciuto, questo ha fatto sempre più crescere in me la passione che ho per il cinema e per l’arte.
Ogni volta che sentiamo qualche componimento musicale di Ennio Morricone ci viene sempre il sorriso stampato sul viso. Su tutti quello di Giù la testa, che ormai quello “scion scion” è diventato quasi un nostro intercalare.

Qualche giorno fa, durante una passeggiata al mare in quel di Marina di Grosseto io e la mia famiglia ci siamo fermati a riposare e rifocillarci in un bar. Dopo poche ore che eravamo lì, quasi come per magia è passata nella radio del bar il tema di Joss il professionista (il bellissimo Chi Mai di un film non tanto celebrato, ma che invece richiederebbe maggior risalto data la sua grandiosità) e subito mi è venuta nella mente l’associazione con Ennio Morricone, d’altronde l’aveva composto lui.
Questo è per dire che almeno nel mio piccolo non verrà mai e poi mai dimenticato.

Grazie di tutto Ennio (e scusami tanto se ti chiamo per nome).

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