Salvo Veneziano ha chiesto perdono a Pietro Taricone in occasione dei dieci anni dalla morte del noto attore, le parole dell’ex gieffino lasciano tutti senza parole.
Era il 29 giugno 2010 quando la vita di Pietro Taricone si interrompeva prematuramente a causa di un incidente paracadustico, il Guerriero del Grande Fratello 1 è precipitato al suolo durante un lancio presso l’aviosuperficie Alvaro Leonardi di Terni.
Un errore di calcolo nell’apertura del paracadute ha stroncato la sua vita a soli 35 anni. Pietro ha lasciato la compagna Kasia Smutniak, che lo ha ricordato con un commovente messaggio, e sua figlia Sophie, nata il 4 settembre 2004.
Salvo Veneziano chiede scusa a Pietro Taricone
In occasione dei dieci anni dalla morte di Pietro Taricone, Salvo Veneziano ha voluto chiedere scusa all’amico ed ex compagno di avventura al Grande Fratello 1.
“Un maledettissimo giorno, ricordo quella maledetta chiamata come se fosse oggi, mi rimbomba ancora nella testa dopo dieci anni” inizia così il malinconico post sul profilo Instagram di Salvo Veneziano. L’ex gieffino ha ammesso di aver provato rancore per Kasia Smutiak: “Spero tanto che tu mi abbia perdonato, perché ho portato dentro di me un rancore micidiale per la mamma di tua figlia, perché per me la colpa era sua.”
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“Lo so, sono stato stupido a pensare queste cose, ma il dolore acceca” continua poi Salvo nel suo lungo post, nel quale coglie l’occasione per scusarsi anche con Kasia.
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Al funerale solo Marina La Rosa
A dieci anni dalla scomparsa del Guerriero scopriamo che ai suoi funerali dei concorrenti della prima edizione de Grande Fratello andò solo Marina La Rosa, a rivelarlo Lorenzo Battistello in un’intervista concessa a Fanpage.
Lorenzo ricorda che al tempo Marina era ancora legata a Pietro da una grande amicizia e poi aggiunge: “All’epoca mi contestò il fatto di non essere andato ai funerali”, Lorenzo si è difeso rivelando di non aver avuto il tempo di organizzare il suo spostamento. Lorenzo ha poi aggiunto: “Ai funerali di Pietro c’era solo Marina. Credo che se fosse successo oggi saremmo stati lì tutti e nove.”
