Pierpaolo Contu, sicario Dina Dore: assoldato per 250mila euro

Un omicidio commissionato per soldi. Questo il ruolo di Pierpaolo Contu nell’assassinio di Dina Dore, avvenuto nel marzo del 2008.

Pierpaolo Contu omicidio Dina Dore

Sarà il caso dell’omicidio di Dina Dore l’argomento della prima puntata di ‘Storie Maledette’, il format che prende il post di ‘Un giorno in Pretura‘. Il programma andrà in onda su Rai Tre e affronterà il delitto avvenuto nel marzo del 2008 a Gavoi, paesino in provincia di Nuoro. Un ruolo fondamentale nella tragica vicenda l’ha avuto Pierpaolo Contu, ancora minorenne all’epoca dei fatti.

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Pierpaolo Contu, il sicario di Dina Dore assoldato da Francesco Rocca

Francesco Rocca

Per mesi, dopo il ritrovamento del corpo, gli inquirenti hanno faticato a ricostruire tutta la storia. L’alibi del marito Francesco Rocca infatti reggeva. Il piano perfetto però aveva una falla. A far saltare il banco il fatto che Contu aveva confessato quello che aveva fatto. E quella persona a cui l’aveva detto aveva deciso di parlare alla polizia. Fondamentale era stato ripescare quella formazione pilifera, un pelo o un capello, rinvenuta sullo scotch utilizzato per soffocare Dina Dore. Il DNA non mente e infatti appartiene a Pierpaolo Contu. Insomma, tutto torna.

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Contu è stato condannato a 16 anni in via definitiva, ma negli ultimi mesi ha ricevuto un permesso in una comunità di reinserimento, che potrebbe portarlo al regime di semilibertà. Una decisione che ha scatenato polemiche Il suo legale, l’avvocato Gian Luigi Mastio, all’ANSA ha spiegato il tutto: “Il mio assistito sta nella comunità di Don Borrotzu a Nuoro. Non avendo mai commesso alcuna infrazione nel suo percorso in carcere, ora abita lì per qualche giorno. Si tratta di una prima misura alternativa dopo un programma di recupero rigoroso”. Insomma, la vicenda è a dir poco ingarbugliata, ccome tante altre negli ultimi anni. ‘Storie Maledette’ la ripercorrerà fatto dopo fatto.

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