Michele Buoninconti sta scontando una pena a 30 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Elena Ceste, avvenuto nel 2014. E’ lui il vero colpevole?
Michele Buoninconti è stato accusato di essere l’unico colpevole per l’omicidio della moglie Elena Ceste, scomparsa nel gennaio del 2014.
I due erano sposati da 15 anni e insieme avevano avuto anche quattro figli e apparentemente sembravano essere una famiglia qualsiasi.
In realtà le vicende che sono legate alla morte di Elena Ceste mettono in luce un quadro poco chiaro e fitto di colpi di scena.
Il movente che è stato riconosciuto per l’omicidio di Elena è quello della vendetta per dei presunti tradimenti.
Pare infatti che la donna avesse intessuto negli anni delle relazioni extraconiugali e che il marito, scoprendolo, avesse premeditato di ucciderla.
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Il ritrovamento del corpo della donna è avvenuto casualmente in una delle campagne di Asti, nelle acque del Rio Mersa, abbastanza vicino all’abitazione dei coniugi a Costigliole d’Asti.
Purtroppo a causa delle condizioni in cui versava il cadavere della donna, non è stato possibile avere la certezza di come essa sia morta.
Mentre tutti i gradi del processo hanno ritenuto Michele Buoninconti unico colpevole del delitto, c’è anche chi però mette in dubbio la sua colpevolezza.
Michele Buoninconti, carnefice o vittima?
Se i gradi del processo nei confronti di Michele Buoninconti hanno dato conferma della sua assoluta colpevolezza per aver ucciso la moglie Elena Ceste, c’è anche chi pone in dubbio la questione.
La criminologa Anna Vagli infatti ha analizzato anche il profilo della donna, ritenuta da sempre vittima del marito e donna profondamente sottomessa.
Secondo la Vagli il profilo della Ceste non sembra essere quella di una donna succube, che in realtà cercava di sfuggire alla sua dinamica familiare tramite le sue relazioni extra coniugali.
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La criminologa inoltre ha anche pensato che in realtà la donna potesse avere qualche conflitto interiore, che forse l’ha portata a fare un gesto estremo.
Nel frattempo il marito si dichiara da sempre innocente, ma attualmente resta l’unico ufficiale colpevole.
Questa sera alle 21:25 nella trasmissione Quarto Grado in onda su Rete 4 si parlerà del caso.
