Elisa Buoninconti figlia Elena Ceste, le scelte di vita

Elisa Buoninconti è la figlia di Elena Ceste, morta nel 2014 e il cui marito Michele Buoninconti è accusato dell’omicidio, rompe il silenzio sulla sua vita.

Elena Ceste e marito
Elena Ceste e il marito

Si chiama Elisa Buoninconti ed è la figlia di Elena Ceste, donna ritrovata morta in una campagna di Asti nel 2014, per la prima volta parla in pubblico di sé e delle sue scelte di vita.

Elisa ha 19 anni e dopo il tragico delitto della madre di cui è stato accusato il padre Michele Buoninconti come unico colpevole, ha da sempre vissuto insieme ai propri nonni.

È proprio nei confronti di questi ultimi che la ragazza spende parole di grande stima e di affetto, poiché sono stati loro ad infondere a lei e ai propri fratelli un messaggio di amore ed unità e li definisce anche artefici di un miracolo.

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Grazie ai nonni dunque la ragazza è riuscita ad avere un minimo di stabilità, lontano dal padre ex vigile del fuoco, che lei e i suoi fratelli hanno deciso di non voler mai più rivedere.

Fortunatamente la ragazza dunque è stata circondata da tanto amore e grazie all’associazione “Amis d’la Pera” di Asti, ha ricevuto somma di denaro che aiutato lei e i fratelli a far fronte a tutte le spese che da soli i nonni non potevano sobbarcarsi.

Elisa Buoninconti, una ragazza matura

Elena Ceste
Elena Ceste

Con grande coraggio e maturità Elisa Buoninconti ha avuto modo di crescere in un contesto di amore, circondata dall’affetto dei tuoi nonni.

Studiosa giudiziosa, si è impegnata a conseguire il diploma di ragioneria all’istituto Einaudi di Alba.

Adesso la ragazza dichiara di avere tutta una vita davanti e di essere pronta per impegnarsi nel mondo del lavoro.

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Nel frattempo in carcere il padre sta scontando la pena di 30 anni per il delitto della moglie Elena Ceste.

La donna era scomparsa nel gennaio 2014 e il cadavere fu stato ritrovato nel Rio Mersa nello stesso anno ad ottobre, in avanzato stato di decomposizione per cui non si è mai stabilito in modo certo il motivo del decesso della donna, anche se pare si tratti di asfissia.

Buoninconti si è sempre ritenuto non colpevole dei fatti e ha anche incaricato i suoi difensori della richiesta di revisione del processo.

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