Sandra Milo incatenata, una delle voci che sta sconvolgendo le ultime ore e sicuramente ha colpito molti cittadini italiani per il coraggio della donna.
La grandissima attrice aveva già fatto degli appelli al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con lo sciopero della fame e infine l’incatenamento davanti a Palazzo Chigi. Una protesta nata per difendere gli autonomi del mondo dello spettacolo colpiti più di tutti in questo momento durissimo di emergenza sanitaria che ha costretto lo Stato al lockdown.
Sandra Milo incatenata, ma che succede?
Alla fine Sandra Milo si è incatenata e ha attirato l’attenzione, tanto che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha accettato di incontrarla. Alla fine la donna ha specificato: “E’ un grande uomo, ma deve difendere il mondo dello spettacolo“. Precedentemente aveva parlato di Conte come uomo di grande qualità e politico di altri tempi alla Pietro Nenni, ma anche che avrebbe dovuto ascoltare.
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La protesta è nata per tutti gli operatori che a partita Iva hanno subito il blocco immediato del loro lavoro, con pochi diritti e tante difficoltà da affrontare giorno dopo giorno. Sandra dimostra ancora una volta di essere persona vera, tanto che non si è fatta fermare dai suoi 87 anni pur di difendere il suo paese. Era nata infatti a Tunisi l’11 marzo del 1933. Di recente l’avevamo vista protagonista a Io e Te, programma di Pierluigi Diaco dove aveva portato serenità con la sua saggezza nella posta del cuore.
La carriera
Nata come Salvatrice Elena Greco è stata una donna bellissima e lo mostra anche oggi nonostante l’inevitabile muoversi dell’età. Il suo esordio è arrivato nel 1955 quando ha recitato per Antonio Pietrangeli nel film Lo scapolo. Negli anni ha recitato per grandi autori come Jean Renoir, Steno, Edouard Molinaro, Roberto Rossellini, Sergio Corbucci, ma sicuramente il grande salto di qualità l’ha fatto diventando una delle grandi muse di Federico Fellini per il quale la ricordiamo per 8 1/2 e anche per Giulietta degli spiriti. Nel 2020 avremmo dovuta vederla in sala con nemici di Milo Vallone.
