La Paranza dei Bambini, Claudio Giovannesi: un dramma di Roberto Saviano

La Paranza dei Bambini, film drammatico di Claudio Giovannesi, basato sul romanzo omonimo di Roberto Saviano, racconta tutte le periferie del mondo.

La Paranza dei Bambini
La Paranza dei Bambini

La Paranza dei Bambini, un film drammatico di Claudio Giovannesi, Italia Francia 2019, con Francesco di Napoli, Ar Tem, Viviana Aprea, Pasquale Marotta, Mattia Piano Del Balzo, Ciro Vecchione, Ciro Pellecchia, Alfredo Turitto. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Roberto Saviano, è ora in lizza come Miglior Film ai David di Donatello (in questo articolo trovi gli altri titoli in lizza), ha ottenuto anche 8 candidature ai Nastri D’Argento ed è stato premiato al Festival di Berlino, incassando in Italia 1,8 milioni di euro al botteghino.

La Paranza dei Bambini, la trama del film

La Paranza dei Bambini
La Paranza dei Bambini

Il film, basato su eventi attuali, non descrive una situazione realmente verificatasi, tiene a precisare Giovannesi.

La pellicola è ambientata a Napoli, dove un gruppo di quindicenni, Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ, Briatò, sono decisi a racimolare un po’ di denaro per comprare vestiti firmati e motorini nuovi. I loro giochi sono armi vere e sono impegnati a conquistare il Rione Sanità scorrazzando in motorino. Il loro obiettivo è quello di fare del bene al rione, ma i mezzi che decidono di utilizzare non sono così puliti. Nicola vuole ribellarsi a chi tiene sotto schiaffo la madre attraverso il pizzo, ma poi finisce per passare lui stesso dall’altro lato della barricata.

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I ragazzi sono come dei fratelli e non hanno paura di niente perché credono di non aver niente da perdere, nessun problema se finiscono in galera, nessun problema neanche con la morte, l’importante è vivere il momento.

La loro è l’età dell’incoscienza e avendo scelto di stare dalla parte della criminalità dovranno compiere delle scelte dalle quali non si potrà più tornare indietro, vedendosi costretti a sacrificare sentimenti e amicizie.

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La recensione del film

E’ un film che fa riflettere molto sull’importanza dell’esempio. Vivere in un quartiere in cui tutto va nella maniera sbagliata porta spesso le nuove generazioni in uno stato di confusione esistenziale, in cui ci si mette un attimo a prendere una decisione che potrà segnare la loro vita per sempre, e come un gatto che si morde la coda, la storia tende a ripetersi in un loop senza fine.

 
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