Piero Angela, “Io resto a casa anche durante la fase 2”

Piero Angela si è detto preoccupato per la fase 2 di questa pandemia globale con la riapertura graduale delle attività nel nostro paese. Ecco cosa ha spiegato.

Piero Angela
Piero Angela

Il noto divulgatore scientifico è stato intervistato dal Corriere della Sera e rimanendo molto calmo ha fatto il punto della situazione sulla fase 2. Ha spiegato: “Sono paziente e non ho sofferto la prigione. Quando mi hanno proibito di uscire di casa io ho subito obedito. Però ho un balcone soleggiato e ogni tanto sono andato lì per prendere il sole”. Un racconto che ci porta al 4 maggio, la tanto attesa fase 2 che lancia gli italiani in un nuovo periodo particolare nel quale si devono evitare nuovi scivoloni.

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Piero Angela, la sua grande paura è giustificata

coronavirus
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La paura di Piero Angela è ovviamente giustificata da quanto sta accadendo nel mondo: “Temo questa apertura dei cancelli anche se graduale. L’influenza di stagione in Italia ogni anno colpisce 5-6 milioni di persone con 5mila decessi. Adesso non siamo preparati. Se si guardano i contagi ufficiali il numero è basso, ma la mortalità è molto più alta rispetto alla normale influenza. Fino al vaccino dovremmo stare molto attenti”.

Ha parlato anche degli italiani, bacchettandoli: “Per natura sono indisciplinati, ma in questa occasione hanno obbedito alle regole perché si sono spaventati”. Sicuramente è una situazione molto particolare che speriamo si possa presto dimenticare con un paese, e tutto il mondo, in grande difficoltà. Di certo però anche l’economia ha subito un grande scossone e per questo si deve ripartire cercando di dare una sterzata rapida verso un graduale ritorno alla normalità.

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Un uomo speciale

Piero Angela è un uomo speciale e ha dimostrato di avere grande personalità, oltre che una cultura sconfinata. Ha dimostrato di avere grande personalità ed è riuscito nel tempo a dare spazio a un nuovo modo di fare televisione. La sua strada è stata seguita dal figlio Alberto che gradualmente è riuscito a prenderne il posto sia come divulgatore che nel cuore delle persone come icona.

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