Steven Seagal, da eroe dell’action a icona kitsch a 360°

Volto di tanto cinema d’azione a cavallo tra anni Ottanta e Novanta, Steven Seagal non si limita a essere solo un banale attore

Steven Seagal

Classe ’52, Steven Seagal è riuscito a ritagliarsi uno spicchio attoriale nel mondo cinematografico grazie alle sue capacità di karateka. Al pari di alcuni suoi colleghi come Chuck Norris e Jean-Claude Van Damme, è proprio grazie alla conoscenza della arti marziali (è cintura nera ed è conosciuto come La Tortuga, la tartaruga, per le sue movenze di combattimento lente) che esordisce nel 1988 in Nico (Above the Law), poliziesco diretto da Andrew Davis, film stasera riproposto su Rete 4 alle ore 21:27. Da lì in poi, la carriera di Seagal diventa proficua, ma i personaggi interpretati non cambiano più di tanto: poliziotto, ex veterano della marina, operativo delle forze speciali, agente della CIA). Una rotta, questa, che dall’inizio degli anni Duemila a oggi, lo costringe a ritagliarsi delle parti sul piccolo schermo, alternandosi tra film tv, serial e format.

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Steven Seagal, tra imprenditoria, musica e narcisismo

Steven Seagal

 

Ma Steven Seagal non si limita, esclusivamente, alla figura dell’eroe inscalfibile capace di affrontare orde di avversari a colpi di kung fu e pistola. Negli anni Settanta, si trasferisce in Giappone, aprendo un dojo a Osaka. Secondo alcuni resoconti, anche se ai limiti della leggenda, sembra che Seagal abbia combattuto contro la mafia giapponese, la Yakuza, affinché potesse far valere i diritti del proprio dojo. Oltre le arti marziali e una carriera cinematografica discreta (molti attori che hanno lavorato con lui, lo accusano di essere una persona narcisista e dal carattere per nulla facile), Seagal è anche un cantante e musicista: nel 2005 e nel 2006 pubblica due album e le tracce contenute nel primo, fanno da colonna sonora del film per l’home video Into the Sun.

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È imprenditore: produce una bibita chiamata Steven Seagal’s Lightning Bolt, un dopobarba conosciuto come Profumo di azione e una linea di coltelli personale, che portano il suo nome inciso sulla lama. Si dedica anche all’attivismo, battendosi per la causa dell’indipendenza tibetana, la salvaguardia dell’ambiente e i diritti degli animali. Steven Seagal è un’icona a 360° gradi, quindi, in totale armonia con il kitsch.

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