Alberto Sordi, il re della comicità torna in televisione

Dire chi è Alberto Sordi non è facile, ma non perché non si conosca ma perché ci sarebbero tante storie da raccontare che servirebbero giorni interi. Rai 1 ci prova con un racconto stasera in prima tv.

Alberto Sordi
Alberto Sordi

Alberto Sordi nasce a Roma il 15 giugno del 1920 nel rione di Trastevere. Figlio di un musicista e di un’insegnante elementare fu l’ultimo figlio di quattro ragazzi. La prima infanzia la trascorse a Valmontone, dove iniziò la sua carriera in un teatrino di marionette ancora da bambino. Da ragazzo incise un disco di fiabe per bambini per la Fonit, grazie al quale ricavato partì verso Milano per iscriversi all’Accademia dei filodrammatici.

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Alberto Sordi, il re della comicità torna in televisione

L’esordio di Alberto Sordi arriva nel 1937 quando tornato a Roma fa una comparsata da soldato romano in Scipione l’africano. Vince un concorso della MGM per diventare doppiatore ufficiale di Oliver Hardy e da lì inizia a crescere professionalmente. La sua filmografia lo porta a diverse piccole particine negli anni quaranta fino al grandissimo successo di Mamma mia, che impressione! di Roberto Savarese dove inizia a farsi conoscere tra i migliori caratteristi del paese.

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Da lì però svolta e inizia ad ottenere anche ruoli da protagonista, dimostrandosi perfetto per calarsi nelle parti comiche. Da lì tanti successi con tanti grandi artisti da I Vitelloni di Federico Fellini, con il quale lavora anche ne Lo Sceicco Bianco, a Un giorno in pretura di Steno oltre ovviamente all’immenso Un americano a Roma divenuto film iconico della romanità e diretto da Steno stesso nel 1954.

La crescita drammatica

Alberto Sordi si impose però anche come attore drammatico, recitando in tanti film che commossero il pubblico. Difficile se non impossibile dimenticarsi di Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy oppure di Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli. Alberto divenne presto un simbolo della capitale e ancora oggi viene ricordato con grandissimo amore anche dai più giovani. Era infatti simbolo, con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, della romanità verace forse oggi persa e ricordata solo dai nonni dei nostri figli. Stasera la Rai gli renderà un omaggio immenso e sicuramente sarà il momento per avere l’opportunità di conoscere qualcosa in più di lui.

Chi era Alberto Sordi?

 

Fallai Francesco

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