Alfonso Sabella, chi è? Nella serie si chiama Saverio Barone

La fiction Rai di successo Il Cacciatore è ispirata alla storia vera di Alfonso Sabella; il magistrato che nei primi anni’ 90 dichiarò guerra alla Mafia.

Alfonso Sabella Il Cacciatore
Chi è Il Cacciatore, Alfonso Sabella

Riparte la serie de Il Cacciatore con la seconda stagione:  il magistrato Saverio Barone, continua la sua caccia ai latitanti mafiosi, primo fra tutto Giovanni Brusca. Ritroveremo, tuttavia, il protagonista, Barone, più maturo. L’uomo, pur determinato a stanare i membri di Cosa nostra, riesce a stemperare la sua ossessione per il lavoro grazie all’amore per la moglie Giada e la figlia Carlotta.

Stasera, 28 febbraio, andrà in onda la fiction Il Cacciatore su Rai 2. La puntata, solitamente in onda il mercoledì, è stata rimandata al venerdì perché il servizio pubblico, il 26 febbraio, ha deciso di sostituirla con uno speciale del Tg2 dedicato al Coronavirus.

Il Cacciatore sul magistrato Saverio Barone

Il Cacciatore sta riscuotendo un grande successo televisivo; la fiction Rai è ispirata ad un personaggio e ad una storia vera. Il protagonista, nella serie il magistrato Saverio Barone, interpretato dal bravissimo Francesco Montanari, nella realtà è Alfonso Sabella.

La serie di ispira ai fatti della vita di Sabella, legati indissolubilmente alle tristi stragi per mano della Mafia dei primi anni ’90. Il Cacciatore è un pubblico ministero del pool Antimafia di Palermo ambizioso e testardo. L’uomo ha una personalità complessa ed è animato da un grande senso di giustizia, che lo spingerà a iniziare una caccia estenuante contro i mafiosi, a costo di sacrificare la sua vita privata.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> La storia di Marianna Manduca, uccisa dal marito denunciato 12 volte

La vera storia de Il Cacciatore: Alfonso Sabella

Il Cacciatore Alfonso Sabella
Il Cacciatore Alfonso Sabella

Il Cacciatore è tratto dalla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, sostituto procuratore del pool Antimafia di Palermo dal 1993 al 1999. La fiction è stata tratta dal suo romanzo autobiografico, Il cacciatore di mafiosi.

Alfonso Sabella nasce a Bivona, in provincia di Agrigento; studia giurisprudenza all’Università del Sacro Cuore di Milano e successivamente vince una borsa di studio per il Collegio Augustinianum. Inizia la carriera da avvocato e nel 1989 nella magistratura, dove incontra il procuratore aggiunto di Palermo Giovanni Falcone, e decide quindi di impegnarsi sul fronte dell’antimafia. Lavora alla procura di Termini Imerese e dal 1993 è Pubblico Ministero nella procura di Palermo, guidata da Gian Carlo Caselli.

Durante i primi anni ’90, gli anni neri della stragi di Capaci e di Via D’Amelio, Alfonso Sabelli contribuisce alla cattura di molti latitanti di Cosa nostra. Leoluca Bagarella, erede al comando di Totò Riina,dopo il suo arresto, Giovanni ed Enzo Brusca, responsabili della strage di Capaci. E ancora Pietro Aglieri, Nino Mangano, Vito Vitale, Mico Farinella, Cosimo Lo Nigro, Carlo Greco e Pasquale Cuntrera. Questi sono solo alcuni dei militanti mafiosi che, durante la sua carriera, “Il Cacciatore” è riuscito a stanare e ad incarcerare.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Il cugino di Marianna Manduca: adotteremo i suoi figli

Alfonso Sabella e Mafia Capitale

Sabella è stato successivamente nominato assessore alla Legalità e Trasparenza del Comune di Roma dall’ex sindaco Ignazio Marino, nel 2014, dopo lo scoppio del caso di Mafia Capitale. L’anno successivo gli viene assegnata la delega al litorale di Ostia, a causa delle dimissioni del presidente del X Municipio Andre Tassone, anch’egli indagato per i fatti sull’inchiesta Mondo di Mezzo e Mafia Capitale. Nell’ottobre 2015 Alfonso Sabella e altri assessori si dimettono causando la caduta della giunta Marino. Dal 2016 il magistrato ha ripreso la sua attività di giudice, presso il Tribunale di Napoli.

 

 

 

 

 

 

Impostazioni privacy