Gerry Scotti e il vitalizio da 1400 euro al mese: ecco come lo spende

Gerry Scotti riscuote tutti i mesi un vitalizio di 1400 euro, da anni tenta di rinunciarvi ma nel frattempo ecco come spende la pensione da parlamentare.

Gerry Scotti vitalizio

Gerry Scotti negli anni Ottanta iniziò la sua militanza politica, esordendo come candidato alle politiche del 1987 per il collegio di Milano alla Camera dei deputati schierandosi tra le file del PSI.

Il conduttore non ha amato la sua esperienza in politica, non poté infatti svolgerla al meglio: “Mi affidarono le questini giovanili e io cominciai a tempestare la Camera di posposte: rimasero tutte inascoltate“. Nel corso del suo mandato si è fatto promotore di 33 progetti di legge e ha firmato 24 atti di indirizzo e controllo.

Al compimento dei 65 anni di età Scotti inizierà a ricevere il vitalizio per la sua posizione di ex deputato e nel 2014 chiese all’allora premier Matteo Renzi di potervi rinunciare: ecco come andarono le cose.

Gerry Scotti e il vitalizio da 1400

Gerry Scotti

Gerry Scotti ha diritto a un vitalizio di 1400 € al mese e ha più volte manifestato la sua volontà di rinunciare a tale entrata, in passato espose il problema all’ex premier Matteo Renzi: “Ha detto che ci pensava lui. Lui disse ‘Ci penso io, stai sereno!’ Poi è sparito, adesso non so più a chi telefonare” spiega il conduttore.

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Attualmente non è possibile rinunciare al vitalizio o proporre un ente beneficiario della somma, così Gerry ha trovato un modo alternativo per spendere quei soldi che gli spetteranno a partire dal compimento di 65 anni.

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Così spende la pensione da parlamentare

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Gerry Scotti non potendo rinunciare direttamente ai soldi percepiti dalla Stato ha deciso che al compimento dei 65 anni li utilizzerà per fare del bene, indirizzandoli a un ente che si occupa “Delle famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio lavoro, a tutti quelli che hanno avuto un papà, un fratello, un figlio che facendo il proprio lavoro ci ha lasciato le penne”.

Il conduttore ha più lanciato frecciatine agli organi di Governo in merito alla questione vitalizi: “Vorrei che si desse uno strumenti a quanti hanno avuto a che fare con incarichi di Stato, per la Repubblica, e che vogliano rinunciare alla propria indennità”.

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