Sanremo: Vittorio Feltri vs Benigni: “Canta strapagato l’amore gay”

Vittorio Feltri dice quel che pensa sull’intervento di Benigni al Festival di Sanremo 2020 ed ha anche da ridire sul suo compenso.

Vittorio Feltri contro Benigni
Vittorio Feltri (Getty Images)

Vittorio Feltri, dopo l’esibizione di Roberto Benigni al Festival di Sanremo 2020, si scaglia contro l’impareggiabile attore e regista toscano. Motivo della critica è la scelta del discorso incentrato sul testo contenuto nella Bibbia, il Cantico dei Cantici, su cui era incentrato il monologo di Benigni.

La critica è aspra ed arriva con un tweet che in una sola frase attacca sia la performance sia il compenso stellare guadagnato dall’attore: “Benigni al Festival di Sanremo canta strapagato l’amore gay. Però, che culo guadagnare così“.

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Insomma al direttore di Libero non va giù la performance di Benigni, ma il motivo starebbe in una particolare lettura del cantico fatta da Feltri, per il quale in realtà le parole del comico sono state lette con un possibile riferimento all’amore omosessuale, su questa base in realtà si comprende che l’opinione di Feltri è relativa più ad una differenza di vedute con Benigni che alla sua performance.

Sanremo: Vittorio Feltri non apprezza l’intervento di Benigni

Roberto Benigni
Roberto Benigni (Getty Images)

Queste sono state le parole di Benigni nel commentare il Cantico delle Creature: “Il Cantico esalta l’amore fisico. È la vetta della poesia di tutti i tempi. Talmente bello che è diventato sacro anche se la sua presenza nella Bibbia è strana: dentro ci sono corpi nudi frementi, erotismo, baci. Cose molto molto forti”.

Si tratta, in sostanza, di un: “Inno all’amore che è l’infinito messo alla portata di ognuno di noi. Noi che abbiamo avuto in sorte questo scherzo grandioso di essere al mondo, glorioso, ora lo sappiamo perché, per amore.

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E di amore ne facciamo sempre poco, anche i giovani che ne parlano tanto non è che fanno tanto all’amore. Sarei per farne di più, anche stasera all’Ariston, in diretta, tutti a fare l’amore diretti da Vessicchio e come va va, sarebbe una serata bellissima”.

Secondo Feltri un compenso di 300 mila euro per parlare di questa tematica che lui legge come “Inno all’amore gay”, sono decisamente troppi.

 

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