Paolo Palumbo, rapper con la SLA a Sanremo: “voglio essere scomodo”

Ospite speciale a Sanremo 2020 Paolo Palumbo, il rapper affetto da SLA che canterà per sensibilizzare ma anche per “essere scomodo”.

Paolo Palumbo Sanremo
Paolo Palumbo

Paolo Palumbo ha 22 anni la sua passione è il rap e ha la SLA. Il ragazzo canterà insieme a Kumalimbre, durante la seconda puntata di Sanremo, il brano “Io sono Paolo”, scritto da lui.

Il giovane è uno chef e recentemente ha incontrato l’ex presidente Barack Obama durante il Seeds & Chips Global Food Innovation Summit, dove gli ha consegnato il suo libro “Sapori a colori”. Questo è un libro di ricette che ha l’obiettivo di aiutare a far riscoprire la gioia del mangiare a persone che l’hanno pesa a causa di una patologia.

Paolo promuove la consapevolezza nei confronti della sua malattia: non vuole fare pena e porta sempre un messaggio di forza, anche sui social, dove condivide molti momenti della sua vita.

La sua storia ha vissuto anche dei momenti bui: l’anno scorso è stato vittima di una crudele truffa. Gli era stato fatto credere che fosse stata scoperta una cura sperimentale in Israele, rivelatasi poi una terribile bugia.

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Paolo Palumbo a Sanremo: “Voglio essere scomodo”

Paolo Palumbo Sanremo
Paolo Palumbo a Sanremo

Paolo Palumbo ha dichiarato a Il Fatto quotidiano: “Voglio cantare la Sla a Sanremo. Voglio essere scomodo ma efficace. Amadeus è stato coraggioso a invitarmi e lo ringrazio“. Ha affermato che secondo lui Sanremo è il palcoscenico giusto per portare un messaggio positivo e di speranza:  “Certo sembra strano parlare di positività da una carrozzina ma è anche un buon modo per farsi ascoltare da un pubblico vasto. Non mi interessa muovere a pietà il cuore della gente ma solo stimolarne la sensibilità su alcuni temi che io ritengo fondamentali. Il tempo che abbiamo a disposizione nel corso della nostra vita veramente nessuno lo sa. Mai però abbandonarsi all’odio, anche se in questo periodo sembra più facile“.

Paolo ha confessato poi di avere un sogno nel cassetto: quello di aprire un centro polifunzionale per l’assistenza ai disabili, dove possano passare e vacanze, in una località nella sua Sardegna.

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Le difficoltà e la voglia di lottare di Paolo

Paolo Palumbo Canterà stasera, 5 febbraio, il suo brano “Io sono Paolo”. Il rapper si esibirà con l’ausilio di un riproduttore vocale sonoro che funziona grazie ad un sensore ottico, poiché da quando la SLA è degenerata, non è più in grado di parlare.

Il giovane è nato e vive in Sardegna, ad Oristano, e il viaggio fino a Sanremo non è stato semplice. Viene accompagnato da un’ambulanza medicalizzata e uno staff specializzato, oltre che dal suo affezionato fratello Rosario. “Un malato di SLA non ha una vita facile ma io non mollo, voglio lottare fino a quando potrò” ha dichiarato Paolo.

 

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