Benvenuti al Sud, Luca Miniero ESCLUSIVA: “Come gioco con i pregiudizi”

Luca Miniero ci racconta in esclusiva il suo Benvenuti al Sud, i suoi progetti futuri e il suo modo di intendere il pregiudizio nella commedia.

Benvenuti al Sud, Luca Miniero ESCLUSIVA: Così gioco con i pregiudizi

Abbiamo intervistato in esclusiva Luca Miniero, regista e sceneggiatore italiano, mentre su Canale 5 va in onda una delle sue fatiche Benvenuti al Sud. Pellicola del 2010 con Claudio BisioAlessandro Siani.

Benvenuti al Sud, Luca Miniero ESCLUSIVA: Così gioco con i pregiudizi

Questa sera su Canale 5 andrà in onda Benvenuti al Sud, il film come molti altri suoi lavori gioca molto sui pregiudizi, senza mai risultare offensivo. Come trova il giusto il equilibrio?

Credo che il segreto sia raccontare la verità, attenersi ai fatti. Il fatto che venga ancora mandato in onda, in prima serata per giunta, è segno che del film è arrivato quello che doveva arrivare. Ho cercato di raccontare un Sud diverso da quello stereotipato, da quello che ci viene spesso raccontato. In quel momento il binomio sud e nord funzionava, oggi i pregiudizi riguardano più che altro i migranti.

Con Attenti al gorilla si è in un certo senso adeguato ai tempi?

Ho seguito il flusso, ma già nel mio lavoro precedente, Sono Tornato, giocavo molto su questo. Tra l’altro è candidato al David di Donatello come miglior sceneggiatura non originale.

A proposito di “Sono tornato”, in un’intervista ha dichiarato che il film più che un giudizio su Mussolini era un racconto sugli italiani.

Sì, sono stato quasi profetico in tal senso. Il film è uscito prima delle elezioni e da allora l’intolleranza è aumentata. Va detto che molto spesso sono i giornali a esagerare, prendono la frase di una persona sui social e ne fanno un caso nazionale.

Della polemica sui migranti ne abbiamo avuto una testimonianza di recente al Festival di Sanremo. Ha seguito la questione?

Claudio Bisio me ne ha parlato proprio in questi giorni. Non ne sapevo molto perché da tempo non seguo più i social, ma trovo che sia sintomatico del momento che stiamo vivendo. Ma alla fine il successo del Festival si vede anche da questo, dalle polemiche che suscita. Più se ne parla e meglio è.  

Ha avuto modo di seguire Claudio Bisio al Festival?

Ammetto di non aver seguito il Festival, non lo faccio mai. Ma non per una qualche sorta di snobismo, non mi interessa il format tutto qui. Ho visto qualche spezzone e ho apprezzato molto il lavoro di Claudio, è un grandissimo presentatore. Al Festival è stata solo una conferma del suo talento.

Claudio Bisio è il protagonista di Benvenuto al Sud, ha costruito il personaggio su di lui o Bisio è venuto dopo?

Claudio è arrivato dopo, in fase di lavorazione. Ma è indubbio che era perfetto per quel ruolo, è un attore fantastico e ha interpretato al meglio il personaggio. Quando l’attore arriva dopo del personaggio ci si lavora insieme, lo si aggiusta, ma il resto sta tutto nella bravura dell’interprete.

Come regista quanto spazio lascia all’improvvisazione?

Abbastanza, poi se qualcosa non funziona si può sempre aggiustare in fase di montaggio.

Progetti futuri?

Il 27 marzo 2019 scopriremo se Sono tornato vincerà il David di Donatello nella categoria miglior sceneggiatura non originale. Scopriamo intanto quali sono i progetti futuri di Luca Miniero: Sto lavorando a una serie per Sky e continuo a scrivere, sempre nel campo della commedia. Ma si tratta ancora della fase iniziale, è ancora tutto da vedere”.

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