Omicidio Angelo Vassallo, indagato un carabiniere: cosa è successo?

Il 5 settembre 2010 è stato ucciso Angelo Vassallo, a nove anni dall’omicidio del sindaco non si ha ancora il nome del suo assassino. Cosa aveva scoperto?

Omicidio Angelo Vassallo

Questa sera a Le Iene Show debutta il trio al maschile Matteo VivianiGiulio GoliaFilippo Roma, i tre dopo aver ricordato Nadia Toffa partono con le inchieste e i servizi di questa puntata.

Omicidio Angelo Vassallo

Angelo Vassallo è stato sindaco di Pollica per tre mandati conseguitivi dal 1995 al 2010 dopo aver ricoperto in passato la posizione di consigliere provinciale di Salerno tra le fila della Margherita.

Il sindaco pescatore, così come era chiamato l’esponente del PD, la sera del 5 settembre 2010 fu ucciso sulla strada di casa da uno o più attentatroi ancora ignoti.

Contro Angelo Vassallo sono esplosi nove proiettili calibro 9, sette dei quali lo colpirono in pieno.

Il pubblico ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ha avanzato l’ipotesi che a commissionario l’omicidio di Angelo Vassallo fu la camorra.

La mattina della sua morte il sindaco chiamò il procurato di Ballo della Lucania, Alfredo Greco chiedendogli un incontro il prima possibile “Devo parlare con te urgentemente” disse Vassallo.

Il magistrato gli diede appuntamento il giorno successivo ma Angelo non ebbe mai modi di dire quello che aveva scoperto.

Collegamento con la mafia

Stando alle indagini un collegamento tra l’omicidio del sindaco e la mafia potrebbe essere stato l’interesse di Vassallo nei confronti dell’a,biete.

La camorra, stando agli inquirenti, vedeva in lui un ostacolo al controllo del porto mettendo in difficoltà il commercio illegale di droga.

Le indagini

Dopo nove anni di indagini non si hanno ancora certezze sulla morte del sindaco, nel marzo 2015 nel registro degli inquirenti era iscritto Bruno Humberto Damiani come unico indagato.

Indagato un carabiniere

Nelle’state del 2018 le indagini hanno coinvolto il carabiniere in congedo Lazzaro Cioffi, il 14 giugno del 2018 è stato interrogato dal pm di Marco Colamonici.

Nel mandato di comparizione emanato nei suoi confronti gli venne contestata l’accusa di concorso in omicidio.

Cioffi  è al momento si trova in carcere dove sconta una pena per corruzione e spaccio di droga con l’aggravante di metodo mafioso.

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