Annibale Barca, il più grande generale dell’antichità e la seconda guerra punica

Nuovo appuntamento con la storia: stavolta Paolo Mieli e il professor Giovanni Brizzi torneranno nel 200 a.C, raccontando la storia del generale punico Annibale Barca.

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Annibale Barca è il protagonista della nuova puntata di Passato e Presente, in onda come di consueto alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

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Annibale Barca il nemico di Roma

Le sue valorose imprese e le principali fonti per la ricostruzione della sua vita sono a noi giunte principalmente grazie agli scritti di Cornelio Nepote, Polibio, Tito Livio, Fabio Massimo e Claudio Marcello.

Dopo aver visto la sua città, Cartagine, messa a ferro e fuoco, il generale punico Annibale Barca medita vendetta contro i Romani. Per questo, assedia la città di Sagunto in Spagna, alleata di Roma: dopo otto mesi di assedio la conquista. Comincia così la seconda guerra punica (218-201 a.C).

Dalla Spagna col suo esercito attraversa l’Europa, valicando i Pirenei con i suoi elefanti, fino alle Alpi. Infligge una serie di clamorose sconfitte ai Romani in diverse battaglie rimaste nella storia: quella del Ticino, della Trebbia, del Trasimeno e infine a Canne in Puglia. Ma da questo momento in poi qualcosa cambia e i romani lentamente riconquistarono i territori del sud Italia di cui avevano perso il controllo.

A Zama, in Africa, nel 202 a.C. si compie la definitiva sconfitta di Annibale, piegato dall’esercito di Publio Cornelio Scipione.

Dopo un periodo di esilio Annibale, ricordato dallo storico Theodor Mommsen come “il più grande generale dell’antichità”, si toglie la vita pur di non cadere nelle mani del nemico. Infatti Prusia, re di Bitinia, che in un primo momento gli aveva offerto rifugio, accetta poi di consegnarlo ai Romani, determinati nel compiere la loro vendetta nei confronti del generale.

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