Gino Paoli sucidio, il gesto estremo per amore: le sue ragioni

Gino Paoli tentò il suicidio sparandosi un colpo dritto al cuore, fortunatamente riuscì a salvarsi. Ecco i motivi del suo gesto estremo.

Gino Paoli suicidio

Gino Paoli è sicuramente uno dei più grandi interpreti della musica italiana, tra i migliori rappresentanti degli anni Sessanta ha saputo regalare al mondo la sua dose di scandali.

Tra l’amore per la collega Ornella Vannoni alla storia proibita con la quindicenne Stefania Sandrelli quando lui, trentenne, era già sposato.

Il tutto culminato con il tentativo di togliersi la vita, da sempre considerato un gesto disperato d’amore nei confronti di Stefania. L’attrice si infuriò molto per lui “Se muori non mi vedi più, che amore è questo?”.

Gino Paoli suicidio: le motivazioni

Quando Gino Paoli parla del sui tentativo di suicidio lo fa con molta consapevolezza ed evita di accusare gli altri per il suo gesto.

“Volevo vedere cosa c’è dall’altra parte” ha raccontato nel corso di un’intervista per il Corriere. “Avevo avuto tutto dalla vita Almeno rendevo di aver avuto tutto, di aver visto tutto, di non aver e ormai più niente da guardare” parole le sue che lasciano trapelare tutta l’incoscienza e il tormento dell’epoca.

Medità molto su come farlo, provò un paio di pistole prima di scegliere quella giusto, pensò anche di buttarsi dalla finestra e prese delle pillole, “Ad un certo punto ho pensato: mi sparo, vediamo. L’ho fatto”.

In ospedale oltre a Stefania Sandrelli e all’ex moglie di Gino Paoli accorse anche Luigi Tenco, infuriato per il gesto dell’amico. Fuori dal reparto di rianimazione disse Non si fanno queste cose! Lui non le deve fare”.

L’ironia della sorte volle che il suo caro amico, Luigi Tenco, si tolse la vita nello stesso modo, sparandosi un colpo al petto. Con una sola differenza: Gino Paoli ebbe la fortuna di una seconda possibilità.

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