Valerio Vannini, papà Marco Vannini: “Non abbiamo autorizzato film”

Mente la vicenda giudiziaria diventa sempre più intricata e complicata, Valerio Vannini, papà di Marco, chiarisce alcuni punti.

Valerio Vannini omicidio Vannini

Non abbiamo autorizzato alcun film su Marco“. Con queste parole, riportate da ‘Il Messaggero’, Valerio Vannini, papà di Marco Vannini, assassinato circa quattro anni fa a Ladispoli con un colpo di pistola, ha diffidato Claudio De Napoli.

Valerio Vannini e il no al film sul figlio

L’idea del regista originario di Ostia era quella di creare una pellicola, da far girare poi nelle scuole. “Manifestiamo il nostro fermo diniego a utilizzare l’immagine di nostro figlio Marco. Circa due mesi fa siamo venuti a conoscenza del fatto che il regista Di Napoli stava girando un film sulla vicenda e che stava chiedendo denaro a vari commercianti della zona. Ribadiamo che non abbiamo mai chiesto denaro né autorizzato nessuno a farlo a nome e per conto nostro“: questa la versione di Valerio Vannini, supportato dalla moglie Marina. Una posizione e una diffida abbastanza chiara, che aggiunge un ennesimo capitolo a una vicenda lunga più di quattro anni.

Il film si sarebbe dovuto intitolare ‘Perché mi hai lasciato morire’. Di fronte a delle accuse così pesanti, non è tardata ad arrivare la replica del regista De Napoli, raccontata da ‘Il Messaggero’: “Dopo aver letto quanto detto nei miei confronti, non posso che fare un passo indietro e chiedere scusa alla famiglia Vannini. L’iniziativa mi stava veramente a cuore. Il mio obiettivo era quello di dare un segnale e lanciare un messaggio ai giovani, sia da padre che da professionista. Il mio errore era in buona fede“.

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