Antonio Ciontoli, ex suocero Marco Vannini: quali responsabilità?

Antonio Ciontoli è la figura centrale e principale dell’omicidio Vannini, avvenuto circa quattro anni fa. Quali sono le sue reali responsabilità?

Antonio Ciontoli omicidio Vannini

L’omicidio di Marco Vannini è uno dei casi di cronaca più intricati degli ultimi anni. Il protagonista principale della vicenda è Antonio Ciontoli,che, dalla sera del 18 maggio 2015, si è sempre dichiarato colpevole.

Antonio Ciontoli, quale è stato il suo vero ruolo?

Sottufficiale di Marina ed ex agente dei Servizi Segreti, sarebbe stato lui a esplodere il colpo di pistola fatale per l’allora fidanzato della figlia Martina. Una versione che è stata confermata nelle aule giudiziarie, visto che è arrivata la condanna a 14 anni in primo grado. Una sentenza che però poi è stato parzialmente ribaltata in appello: l’omicidio volontario è stato derubricato a colposo e la pena è stata ridotta a 5 anni. La decisione della Cassazione, che dovrebbe arrivare il prossimo febbraio, non sembra però poter essere la chiusura definitiva della questione.

Lo stesso Ciontoli avrebbe infatti cambiato più volte versione di fronte agli inquirenti. La vera svolta può però essere considerata la sua intervista a ‘Storie Maledette’, trasmissione che va in onda su Raitre e condotta da Franca Leosini: “Sono stato io a sparare e non mio figlio Federico. Oggi mi sento una persona fragile e vulnerabile. Ho perso autostima e ogni tipo di certezza. Ora però cerco uno spiraglio con i genitori di Marco‘. Insomma, l’ex agente dei Servizi Segreti ha deciso di raccontare il suo calvario sia personale che giudiziario, ma al tempo stesso tempo di dichiararsi sempre colpevole. Non resta quindi che attendere il 7 febbraio 2020, giorno della sentenza in Cassazione.

 

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