Paolo Borsellino: oggi l’Italia ricorda l’anniversario della sua morte

Paolo Borsellino è stato assassinato lo stesso giorno di 27 anni fa. Non solo la Sicilia, ma anche l’Italia ricorda il suo brutale assassinio

27 Anni dalla morte di Paolo Borsellino, oggi l’Italia intera ricorda la sua memoria. Il giudice, ricordiamolo era stato ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, ma già da tempo sapeva che la sua vita era in pericolo.

Dopo le morti di Rocco Sinnici, 1983 e  Giovanni Falcone,assassinato il 23 maggio due mesi prima di lui, Borsellino che prese sulle sue spalle il ruolo di giudice sapeva che rischiava la vita eppure continuò il suo lavoro fino alla morte.

Paolo Borsellino rischiava la vita, ma non si arrese

Erano anni difficili per la Sicilia: dopo l’arresto di Buscetta in Brasile e in attesa della sua estradizione in Italia, ricordiamo il film “Il traditore” che racconta dettagliatamente questa storia, la mafia in quegli anni aveva alzato la testa anche troppo.

Si era giunti ad ammazzare giudici, carabinieri, magistrati, insomma esponenti dello Stato impegnati nella lotta alla mafia.

Quando Paolo Borsellino assunse il ruolo di giudice sostituendo Giovanni Falcone, ucciso con una bomba poco tempo prima lo sapeva fin troppo bene. Di recente sono state ascoltate le ultime registrazioni telefoniche del giudice siciliano.

Egli lamentava che per quattro giudici, tutti in pericolo di vita, esisteva una sola auto blindata. Così la mattina erano protetti, ma la sera, forse il momento più delicato della giornata, spesso lo stesso veicolo non poteva passare a prenderlo.

Dunque di giorno salvi, la sera in pericolo: un paradosso se ci pensiamo bene. Lo stesso aveva detto Borsellino:” (…) io, sistematicamente, il pomeriggio mi reco in ufficio con la mia automobile e ritorno a casa alle 22. Magari con ciò riacquisto la mia libertà utilizzando la mia automobile; però non capisco che senso abbia farmi perdere la libertà la mattina per essere, poi, libero di essere ucciso la sera”. Disservizio casuale o già lo volevano morto?

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