Matteo Salvini ricorda Andrea Camilleri: “Polemica di fronte alla morte si ferma”

Da ieri si susseguono messaggi di cordoglio per la morte di Andrea Camilleri. Anche Matteo Salvini ha voluto ricordarlo, gesto che in molti hanno considerato ipocrita.

matteo salvini andrea camilleri

Con un tweet Matteo Salvini ha voluto rendere omaggio al Maestro Andrea Camilleri, venuto a mancare ieri: da un mese era ricoverato presso l’Ospedale Santo Spirito di Roma, in critiche condizioni.

Attori, scrittori, intellettuali, semplici lettori, tantissimi hanno espresso la loro commozione per questo momento. Compresi esponenti politici del Paese, tra cui Matteo Salvini. Il vicepremier, nonché Ministro dell’Interno, ha avuto col lo scrittore non pochi dissapori, per questo il suo tweet è stato fortemente criticato. Ma lui si è difeso affermando che la polemica politica si ferma, di fronte alla morte di un grande uomo di cultura.

Il tweet di Matteo Salvini

“Addio ad Andrea Camilleri, papà di Montalbano e narratore instancabile della sua Sicilia”. Così Matteo Salvini su Twitter. Il vicepremier ha attirato su di sé non poche polemiche con questo gesto, ritenuto ipocrita e poco in linea con quanto da lui sempre espresso circa lo scrittore, con cui di certo non correva buon sangue.

Tante idee diverse, spaccature, botte e risposte, critiche, diverbi, eppure il Ministro ha voluto comunque levare il suo pensiero in ricordo dello scrittore, in quanto grande pensatore, punto fermo della cultura italiana, sottolineando la grande perdita per il Paese intero.

E infatti, in risposta a chi sottolineava quanto fosse fuori luogo il suo tweet commemorativo, lui ha risposto: “Ci possono essere divergenze politiche ma quando si rende omaggio a un grande artista gli si rende omaggio. Io adoro Montalbano, quei panorami, quei personaggi. So che politicamente me ne ha dette dietro di tutti i colori, ma l’Italia ha perso qualcosa. La polemica politica di fronte alla morte si ferma e arriva il riconoscimento per quello che ha fatto. Io guardo e continuerò a guardare il commissario Montalbano”.

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