“Cold Case” del Paleolitico: finalmente svelato un omicidio

Finalmente risolto un caso di omicidio di milioni di anni fa. La scoperta ha dell’incredibile: come e perchè si uccidevano i primi uomini?

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Anche i primitivi commettevano omicidio! E’ quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Plos One a spiegazione del ritrovamento di un cranio nella zona dell’attuale Transilvania, all’epoca parte della Pangea, evidentemente colpito mortalmente da corpi contundenti risalente all’epoca del Paleolitico.

Sul fossile sono evidenti i segni di almeno due botte, una sulla base del cranio e un’ altra al lato destro dello stesso, inflitti da qualcuno , non da qualcosa come si potrebbe pensare. A quanto pare “l’assassino” del Paleolitico, ha colpito il suo simile con il corpo di un pipistrello, vivo o morto, non è dato saperlo. Un “Cold Case”di milioni d’anni fa finalmente ha trovato soluzione, anche se non esiste nessuna forza dell’ordine, Polizia, carabinieri, ne alcun giudice adesso, dopo milioni di anni, che possa identificare o arrestare l’assassino.

L’omicidio è stato rivelato attraverso simulazioni e studi approfonditi

Una scoperta che ha dell’incredibile: questo dimostra che l’omicidio, a questo punto forse anche il suicidio, sono azioni insite nella natura umana anche in stato per così dire “animale”. Ovviamente non si conoscono i motivi per cui all’epoca un essere intelligente avrebbe ucciso un suo simile. Probabilmente la ricerca o anche la raccolta di cibo avrebbero potuto essere le cause ma nessuno può saperlo.

Le analisi sono state condotte con i più moderni strumenti di visualizzazione e diagnosi come la Tac. Inoltre sono stati ricostruiti 12 modelli di cranio finti. In ultimo, gli esperti hanno tentato di simulare il colpo lasciando cadere su questi finti teschi dei corpi appuntiti, al fine di comprendere quale possa essere stata la causa reale della morte e soprattutto se sia stata accidentale o meno.

Le analisi, le ricostruzioni, le simulazioni, non hanno lasciato spazio a dubbi: l’uomo è stato volutamente ucciso probabilmente da un suo simile.  La ricerca è stata condotta da un al gruppo internazionale di paleontologi di Grecia Germania, e Romania, coordinato dall’Università tedesca Eberhard Karl di Tubinga.

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