Nureyev The White Crow, al cinema la vita della leggenda della danza

Rudolf Nureyev, il nome di una leggenda della danza del XIX secolo. Al coreografo e ballerino russo è dedicato il film Nureyev The White Crow, regia di Ralph Fiennes.

Nureyev The White Crow al cinema

Ralph Fiennes porta sul grande schermo la vita di uno dei personaggi più rilevanti nel panorama della danza mondiale, un ballerino e coreografo che con il suo talento e la sua tecnica ha fatto la storia della danza recente: Rudolf Nureyev, interpretato da Oleg Ivenko.

The White Crow, storia di Rudolf Nureyev

Il film si concentra soprattutto sulla figura di Rudolf Nureyev tra Russia e Occidente, su quel suo essere sospeso tra due mondi e due stili così diversi.

Il ballerino, caratterizzato da una straordinaria tecnica e capace di virtuosismi unici, era anche molto curioso e avido di conoscenza. Restò profondamente colpito dalla cultura e dalle tradizioni della danza occidentale, in seguito alla sua tournée del 1961 a Parigi.

Decise in quel momento di volersi avvicinare ancora di più a quel mondo, farne parte. Così prese lezioni di inglese in Russia, la sua patria, per poter meglio comunicare coi ballerini del resto del mondo, in particolare quelli inglesi e quelli francesi dell’Opéra.

Voleva sapere tutto della danza occidentale, voleva condividere i suoi punti di vista e conoscere quelli degli altri. Ribelle di natura, Nureyev attirò su di sé le attenzioni e i sospetti del KGB coi suoi comportamenti e finì infatti sotto controllo.

Sarà costretto a chiedere asilo alla Francia, per potersi sentire libero di diventare la leggenda mondiale e immortale che tutti noi conosciamo.

Una volta andato via dalla Russia, vi fece ritorno solo 26 anni dopo.

 

 

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