Alain Delon, Palma d’Oro alla carriera tra polemiche e proteste

alain delon, Festival di Cannes 2019
Festival di Cannes 2019

La presenza di Alain Delon a Cannes per ricevere la Palma d’Oro alla carriera è diventata un vero e proprio caso.

Accusato di essere sessista, razzista e misogino, le femministe stanno facendo sentire le loro voci contro l’attore 83enne, vera e propria icona del cinema mondiale. In sua difesa è intervenuto il delegato del Festival Thierry Frémaux: “Non gli diamo il Nobel per la pace, ma solo un premio alla carriera”.

Alain Delon, il caso

Mai premiato a Cannes come attore, Alain Delon vi arriva quest’anno in qualità di premiato speciale, per la carriera, per celebrarne la rilevanza nel panorama cinematografico mondiale.

Eppure questa Palma d’Oro proprio non va già alle femministe (e non solo loro in verità) che stanno facendo notare quanto questo premio sia offensivo. Perché Delon è sì un mostro sacro del cinema, ma le sue posizioni politiche e i suoi valori hanno fatto molto discutere. Simpatizzante della destra, vicino al Fronte Nazionale di Le Pen, dichiaratamente contrario alle adozioni da parte delle coppie omosessuali, le femministe gli rimproverano anche il suo ostentato machismo e le dichiarazioni spiacevoli in merito alle donne e alle relazioni della sua vita.

L’associazione americana Women and Hollywood ha addirittura chiesto, tramite la sua presidente Melissa Silverstein, la revoca del premio. Ben 15 mila le firme raccolte con il lancio di una petizione in merito. “Cannes manda un segnale negativo alle donne vittime di violenza, ci hanno deluso”.

Per tutta risposta il delegato del Festival Thierry Frémaux ha specificato: “Noi qui premiamo l’attore, l’artista che ha incantato Visconti e ci ha fatto sognare al cinema”.

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