Milanese Imbruttito, Marco De Crescenzio ESCLUSIVA: “La nostra idea”

Abbiamo contattato in esclusiva uno dei co-founder della pagina Facebook “Il Milanese imbruttito” che ha dato via ovviamente anche al canale Youtube che fa ridere ogni giorno tantissimi italiani.

Milanese Imbruttito, Marco De Crescenzio ESCLUSIVA: “La nostra idea”

Come vi è venuta l’idea di creare la pagina Il Milanese Imbruttito?

Abbiamo una bellissima storia super divertente nel senso che il Milanese Imbruttito è nato il 7 marzo del 2013 tra le scrivanie di un ufficio in cui lavoravamo tutti e tre i fondatori, che siamo io, Tommaso Pozza e Federico Marisio, in questo studio di post produzione audio in ambiti diversi. Io lavoravo già con i social network, ho lavorato per tre anni in un’agenzia che faceva viral marketing e in questo studio di post produzione audio mi occupavo della gestione di alcuni canali social dell’azienda. Federico Marisio è un sound designer quindi seguiva tutta la parte tecnica, la parte audio e Tommaso faceva il Copy più diverse mansioni. Un giorno, era un giovedì, dopo una serata finita [ride, ndr] come tante volte ad alzare un po’ troppo i gomiti e con l’hangover della serata precedente addosso, diciamo che la voglia di lavorare non era tantissima. Ci ritrovavamo ad ironizzare sul personaggio del milanese. Essendo tutti e tre non milanesi, io sono nato in Puglia, a Taranto, cresciuto lì e venuto a Milano 10 anni fa per studiare, Tommaso è di Padova e Federico è di Varese, venendo da fuori potevamo osservare bene tutti i tic, tutti gli atteggiamenti di chi abita a Milano. Ci faceva molto ridere questo personaggio sempre stressato, molto workaholic, che faceva 70000 cose contemporaneamente, multitasking insomma il personaggio che ruotava attorno al mondo dell’ufficio .Questo giovedì 7 marzo quindi, visto che io mi occupavo già di social e avevo le competenze grafiche, insieme ai ragazzi abbiamo deciso di creare la pagina Facebook totalmente a caso, cioè non c’è stata una pianificazione strategica di tanti mesi prima. Semplicemente abbiamo messo nero su bianco, in questo caso bianco su nero, un paio di frasi ed è nata la pagina verso le 5:00 del pomeriggio del 7 marzo. Da lì nei primissimi giorni successivi non era successo praticamente nulla, ti parlo dei primi 4-5 giorni. Nel giro di una settimana, non abbiamo capito grazie a chi o a cosa è scattata la molla della viralità perché nel 2013 Facebook era ancora agli inizi, era tutto ancora da scoprire. Facebook non era ancora a pagamento, era tutto molto divertente….comunque nel giro di una settimana abbiamo fatto 25.000 like e nel giro di 40 giorni 100.000!

Diciamo che avete azzeccato la tempistica, siete stati un po’ dei pionieri…

Praticamente sì, siamo stati tra i primi a creare un business da una pagina Facebook anche se non avevamo questo tipo di obiettivo. Dopo 40-45 giorni circa abbiamo creato il primo evento durante il Fuorisalone di aprile. L’apprezzamento della pagina da parte dei fan era tale che tutti quanti iniziavano a chiederci di fare qualcosa, di fare delle magliette, degli adesivi, ecc. e noi abbiamo deciso, visto che ce lo chiedevano, di organizzare qualcosa. E’ nato il primo evento alla Fabbrica del Vapore, con 2500 partecipanti e li è nata la nostra prima linea di magliette. Questo per dire che dalla pagina Facebook e i post classici abbiamo pensato subito di attivare un business e da lì a tre mesi siamo passati a fondare la società che poi è quella in cui lavoriamo da 6 anni. Poi con gli anni si è sviluppato il progetto e tantissimi altri settori. Dopo un annetto e mezzo abbiamo incontrato Germano Lanzoni. Ad oggi i video rappresentano il nostro core, sia di comunicazione che di business con la costruzione di video con i brand e le aziende. Germano rappresenta per noi il Signor imbruttito cioè il volto che incarna tutti gli stereotipi di cui nel corso degli anni abbiamo scritto.

Il marketing è dunque arrivato in un secondo momento…

Si e su richiesta dei fan, almeno inizialmente. Attualmente tutti i prodotti sono in licenza, grazie a diversi fornitori, sia sul lato food che sul lato gadget. Abbiamo il panettone, la colomba, le uova di Pasqua poi le tazze, le cover, ecc. Abbiamo fatto qualunque tipo di prodotto, i bavaglini, i cappottini per i cani e non stiamo ancora fermi, non ci sentiamo ancora soddisfatti.

Voi avete anche le interviste, che sono molto imbruttite…

Sì e sono state il primo contenuto video. Noi conoscevamo già Luca Abbrescia, il nostro frontman, sempre per ambiti lavorativi. Avevamo fatto un primo esperimento durante la Vogue Fashion Night. Dato che Luca Abbrescia è proprio così come lo vedete, un burlone, un uomo di strada a cui piace stare tra la gente e noi avevamo bisogno di dare voce al popolo abbiamo pensato di creare questo format delle ”Interviste Imbruttite” che continua a dare grandi soddisfazioni. Abbiamo pubblicato un contenuto video al Vinitaly che ti consiglio di vedere!
Il bello delle interviste è che sono tutte reali! Spesso ci domandano nei commenti “Tutte le persone che intervistate sono vere?” oppure “Diteci per favore che per ogni intervistato che mettete nei video ce ne sono almeno 8/9 che rispondono in modo azzeccato”. In realtà quello che si vede è tutto reale. Chiaramente c’è un lavoro di editing ma le persone che vedete sono vere, non sono attori, così come le loro risposte.

Luca ha un talento naturale in questo…

Si…[ride, ndr], diciamo che in 6 anni va a colpo d’occhio, capisce subito chi intervistare!
In questo la vostra è anche una pagina ‘sociale’, fate vedere una fetta dell’Italia reale anche se particolare…
Sì, nel corso degli anni siamo stati ospiti di importanti università che ci hanno fatto notare come il Milanese imbruttito, al di là della parte ironica, può essere considerato un caso di studio socioantropologico. Tutto quello che noi facciamo è semplicemente riportare la realtà su una community, in questo caso Facebook all’inizio, YouTube ed altri canali ora, per raggiungere più persone possibili. All’inizio era veramente un lavoro di ascolto, andando in metro, ascoltando le conversazioni nei supermercati, in giro e in 6 anni e poi leggere su Internet i commenti di persone che dicevano “Mi sento studiato, come se avessi una microspia e mi osservaste in tutto quello che faccio giornalmente” ci ha fatto capire che è veramente un esperimento sociale.

Avete anche una bella redazione, un bel sito.

Sì, il sito è nato un anno dopo per esigenze di spazio. La linea editoriale di Facebook è legata ai post, ma avevamo altro da dire. Attualmente il blog rappresenta non solo uno strumento di monetizzazione importante ma anche quello con cui possiamo parlare di più alla nostra community. La cosa veramente importante è che il nostro portale viene utilizzato come punto di riferimento per quello che accade a Milano e dintorni. Milano in questo momento è in fermento totale e noi cavalchiamo molto le notizie legate al rilancio dei quartieri ad esempio, e i nostri fan ci ringraziano perché in alcuni casi apprendono queste notizie prima da noi che da altre testate.

Milano è una grande fonte. E’ la città dell’industria ma anche della moda quindi ha mille volti…

Ma anche del design, del food, è la città di tutto diciamo. Da tarantino ti posso confermare che Milano rappresenta una città a sé stante in Italia. Ho girato tanto e Milano ha un sistema tutto suo, una governance unica: qui c’è un fermento incredibile e ce ne sarà sempre di più da qui ai prossimi 10 anni.
Chiedo anche a te come mai la pagina riesca ad avere così tanto successo anche al di fuori di Milano.
Diciamo che il Milanese ha sempre strizzato l’occhio a tutti e gli altri guardano Milano con un duplice occhio: con invidia/ammirazione e con scherno. Milano è sempre stata vista come una città di riferimento sotto tanti aspetti. Noi siamo una community con più di un milione di fan: il nome milanese potrebbe far pensare che c’è un confine cittadino ma in realtà ci seguono da Catania, da Bari, abbiamo punte a Napoli, a Roma, insomma in tutte le città, anche fuori dall’Italia (a Londra ma anche in Svizzera e negli Stati Uniti) forse perché ha fatto tanto ridere l’idea di mettere tutto nero su bianco, ma anche in video. Attualmente abbiamo più di 20 milioni di visualizzazioni in totale.

La grafica molto semplice, cioè bianco su nero, è diventata proprio identificativa della vostra pagina…

Ti ringrazio [ride, ndr]. Era un periodo grafico molto particolare il 2013 e io ho voluto dare un imprinting tale da far passare, grazie alla semplicità, il messaggio e non il contorno. Un font pulitissimo, lo sfondo nero, il logo è molto semplice, forse solo il marchio è più elaborato ma nel complesso è tutto molto semplice in quanto doveva essere forte il messaggio. Questo è stato spesso copiato e ci ha fatto ridere da un lato e inorgoglire dall’altro.

Avete qualche progetto legato alla pagina, visto che siete sempre in fermento?

In questo momento stiamo lavorando a diversi format video legati al nostro roster a livello attoriale cioè all’incremento dei nostri personaggi. Alcuni li avete già visti, abbiamo iniziato a testarli l’anno scorso e quest’anno e l’anno prossimo avranno sempre più importanza quindi il Giargiana in primis, il Nano cioè il figlio dell’ imbruttito che è un bambino veramente molto bravo e l’Imbruttita perché, non si direbbe, ma la nostra fanpage è costituita al 51% di donne su Facebook quindi ci seguono più donne che uomini. Ci stiamo espandendo su altri canali quindi su Instagram, su YouTube con produzioni originali che viaggeranno soprattutto su YouTube che sta rispondendo molto bene come canale e poi non nascondo che c’è un progetto in cantiere che riguarda l’ambito cinematografico ma al momento non posso dire di più!

Teresa Franco

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