Martina Nasoni, malattia: la ragazza col cuore di latta e la cardiomiopatia ipertrofica (ESCLUSIVA)

Martina Nasoni è la ragazza col cuore di latta. La cardiomiopatia ipertrofica ha portato a parlare di lei. Abbiamo intervistato in esclusiva il cardiochirurgo Francesco Miceli.

Chi è Martina Nasoni Gf 16: chi è la nuova concorrente?
Chi è Martina Nasoni Gf 16: chi è la nuova concorrente?

Martina Nasoni, la 21enne concorrente del Grande Fratello 16, ‘La ragazza dal cuore di latta’ di Irama.

Il cantante vincitore della scorsa edizione di Amici ha una vasta schiera di fan e la dichiarazione di Martina non li ha lasciati indifferenti. La ragazza soffre di una malattia al cuore chiamata cardiomiopatia ipertrofica e da qui il titolo della canzone. Martina Nasoni ha raccontato di aver incontrato Irama e, dopo avergli raccontato la sua storia, di aver ricevuto questo regalo da lui. La parte della canzone relativa alle violenze domestiche è invece un’aggiunta puramente “scenica” di Irama, con il quale si rumoreggia la ragazza abbia avuto un flirt.

Il sogno di Martina è quello di entrare nel mondo dello spettacolo ed è questo il motivo della sua partecipazione al GF 16. Martina Nasoni ha già partecipato a Miss Umbria e posato come indossatrice. La ragazza ha voluto rivelare agli altri la sua malattia, ma solo per onestà e non per farsi compatire, ben consapevole dei limiti imposti dalla malattia ma desiderosa di lottare per ottenere quello che desidera. Finita di recente una sua storia d’amore, ammette romanticamente che non si sottrarrebbe se trovasse l’amore nella Casa del Grande Fratello.

Ma cos’è la cardiomiopatia ipertrofica? Proviamo a spiegarlo ai nostri lettori con l’aiuto del dottor Francesco Miceli, specialista in Cardiochirurgia.

Che cos’è la cardiomiopatia ipertrofica?

La cardiomiopatia ipertrofica è una patologia a carico delle fibre muscolari del cuore e ha una trasmissione genetica. Si riscontra tra la popolazione con 1 caso su 500/600, infatti tra le patologie genetiche a trasmissione familiare è la più diffusa [Martina ha infatti detto che anche sua madre soffre della stessa malattia, ndr]. Colpisce allo stesso modo uomini e donne di qualunque età, precisamente, interessa le proteine che sono responsabili della contrattilità muscolare cardiaca. C’è una crescita enorme del tessuto muscolare cardiaco che riduce il flusso di sangue in uscita dal cuore.

Quali sono i sintomi che avverte chi ha questa malattia?

Le complicanze possono essere dolore, affanno, aritmia e svenimenti. La diagnosi si fa facendo l’ecocardiogramma soprattutto oppure si può fare un altro esame che si chiama risonanza cardiaca. Questa è una malattia che in pratica fa diventare più spesso il muscolo del cuore. Quindi il sangue che deve riempire il cuore per poi essere buttato fuori (con la gittata cardiaca) passa di meno, trova un ostacolo alla sua fuoriuscita dal cuore. Quando il muscolo diventa così grosso da essere un impedimento alla fuoriuscita del sangue si interviene chirurgicamente, anche se in genere non in età così giovane. L’intervento consiste nel rimuovere parte di questo tessuto che ostruisce l’efflusso del sangue. Visto che, lavorando su questo muscolo, si è vicini alle fibre della conduzione del ritmo, ci possono essere come complicanze delle aritmie cioè dei problemi sulla conduzione del ritmo.

[Per i pazienti affetti da cardiopatie potenzialmente a rischio di sviluppare aritmie ventricolari pericolose può essere necessaria l’installazione di un defibrillatore automatico impiantabile (ICD). Oltre a una funzione antitachicardica, i defibrillatori sono in grado di stimolare il cuore nel caso in cui la frequenza cardiaca diventi troppo bassa (analogamente al pacemaker).]

Nei casi più gravi, se la malattia è asintomatica o non correttamente diagnosticata, può portare a morte improvvisa. Ci sono stati casi tra gli atleti: infatti la cardiomiopatia ipertrofica non consente di fare lo sport massiccio sostenuto a livello agonistico.

Si può arrivare a dover subire un trapianto di cuore?

Dipende dai casi, ci sono ben 14 tipi di cardiomiopatie. Si arriva al trapianto soprattutto in quelle dilatative, cioè quando il cuore si dilata verso l’esterno. Caso diverso è quello delle cardiopatie restrittive, cioè quando si vanno quasi a chiudere le cavità del cuore.

Teresa Franco

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