Utrecht: la città dell’attentato e la sua storia

Utrecht: la città dell'attentato e la sua storia
Utrecht: la città dell’attentato e la sua storia

Utrecht, la città in cui oggi c’è stato un attentato, è la quarta città più numerosa dei Paesi Bassi per quanto riguarda gli abitanti. Al centro della città svetta una torre, quella del Duomo di Utrecht che, con i suoi 112,32 metri, è la più alta di tutto il paese.

La città olandese è attraversata da molti canali, quelli più famosi sono l’Oudegracht (detto anche Canale Vecchio) ed il Nieuwegracht (detto anche Canale Nuovo). I numerosi bar, ristoranti e negozi, soprattutto nelle belle giornate di sole, sono sempre molto affollati.

Famosissima è anche l’università di Utrecht che, con i suoi 30.000 studenti, è il più grande ateneo e centro di ricerca di tutti i Paesi Bassi: oltre 7.000 impiegati e moltissimi posti di lavoro, soprattutto per gli Under 25 e ricercatori stranieri.

Utrecht: storia città dell’attentato

In origine la città fu di costruzione romana, nel 47 dopo Cristo, con alcune truppe ausiliarie che iniziarono le prime fortificazioni. Nel sesto secolo, invece, la città passo nelle mani dei Franchi.

Durante il Medioevo Utrecht divenne una delle città più importanti dei Paesi Bassi; nel 1579, poi, le 7 provincie dei Paesi Bassi settentrionali si unirono nell’Unione di Utrecht. Ora gran parte di esse fanno parte del Belgio.

Una brutta pagina della storia di questa città avvenne nel 1664 quando un potente uragano distrusse gran parte della città che fu ben presto ricostruita.

Famosissimo fu la forma del Trattato di Utrecht nel 1713, che fece terminare la guerra di successione spagnola. Circa 20 anni dopo proprio qui iniziò una lunga serie di processi per sodomia, che proseguirono con una serie di persecuzioni nei confronti degli omosessuali.

In tempi recenti, durante la seconda guerra mondiale, fu presa ed occupata dalle truppe tedesche, ma allo stesso tempo fu una delle sedi più attive per quanto riguarda la resistenza olandese.

Impostazioni privacy