Non mentire, Gianluca Maria Tavarelli: “Vi racconto la serie con Alessandro Preziosi e Greta Scarano” ESCLUSIVA

Non mentire, Gianluca Maria Tavarelli

Gianluca Maria Tavarelli è il regista di Non Mentire, la nuova fiction in onda la domenica sera su Canale 5 alle 21:15. Lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA. La mini serie è il remake di una serie britannica di grande successo, dal nome Liar – L’amore bugiardo. La storia racconta le vite di Andrea e Laura, lei è l’insegnante del figlio di lui e lui invece di mestiere fa il medico. I due una sera escono insieme, ma l’esito di quell’appuntamento ha dell’incredibile.

Non mentire, Gianluca Maria Tavarelli: “Vi racconto la serie con Alessandro Preziosi e Greta Scarano”

Il regista Gianluca Tavarelli ha parlato a YouMovies, raccontandoci quale meravigliosa esperienza sia stata lavorare con due professionisti quali Alessandro Preziosi e Greta Scarano. Sul set, dice Tavarelli, c’è stata una grande armonia e voglia di fare. I due attori protagonisti avevano con il regista un rapporto già consolidato e, nonostante i loro impegni esterni, si sono sempre presentati sul set puntuali ed impeccabili. In particolare su Greta Scarano, Gianluca Tavarelli, apre una parentesi positiva adducendo alla giovane attrice una grande sensibilità d’animo e moltissima disponibilità. Non Mentire racconta una storia con dei risvolti amari ed inaspettati; è una storia di violenze e di vergogna nel doverle denunciare. La scelta di renderla una mini serie piuttosto che un lungometraggio o una serie a più episodi è nata proprio dall’attenersi al modello originale inglese, un remake in tutto e per tutto.

L’amara realtà della violenza

In merito all’argomento principale della serie, ovvero, l’amara realtà della violenza sessuale, Tavarelli dice di aver voluto rappresentare i personaggi in un modo assolutamente umano e naturale; non sono due persone eteree ed irraggiungibili: sono un’insegnante ed un medico, un uomo ed una donna comuni con vite comuni. Proprio su questo il regista ha voluto forzare la mano rendendo la storia ancora più fedele alla realtà e plausibile. Laura è una donna come tante, che purtroppo è stata vittima di violenza. Questo la porta a sradicare le sue convinzioni, ad interrogarsi, a crogiolarsi nei suoi pensieri fino a diventarne ossessionata, come spesso accade a chi ha subito degli abusi. Proprio su questo Tavarelli dice che Laura, interpretata da Greta Scarano, mostra l’amarezza delle vittime di mostrarsi come tali. Per molte che denunciano, ce ne sono altrettante che invece si tirano indietro e questo accade perché molto spesso, raccontare la violenza è come riviverla e soprattutto, si cede spesso al malsano pensiero di non esser credute. Il pensiero, oltretutto, di trovarsi in un commissariato, magari di fronte a degli uomini – seppur in divisa, ma sempre uomini – fa desistere le vittime dal raccontare la propria brutta esperienza, per vergogna principalmente. L’intento di Non Mentire, comunque, è quello di mostrarsi come lo specchio della società attuale: fino all’ultimo lo spettatore rimanere in sospeso, non sapendo esattamente cosa sta succedendo e si può affidare solamente al suo sesto senso e ad il suo senso di giustizia. Questo chiarisce da subito cosa è portato a pensare un uomo comune di fronte a situazioni di questa entità; in poche parole se è pronto a credere ad una donna che denuncia violenza o se si schiera dalla parte dell’accusato. Non Mentire a parte, nei progetti futuri del regista c’è qualcosa che si regge in piedi sotto al nome Rai, sempre per la televisione. Per quanto riguarda il grande schermo, invece, Tavarelli si dice pronto a girare un suo film indipendente, un’autoproduzione che sancisce un ritorno alla origini; l’idea di prendere in mano una telecamera ed insieme a qualche amico attore creare un’opera prima firmata solamente con la passione per questo mestiere.

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