Incontri on line Le Iene Show: il servizio sul business dei siti

Questa sera a Le Iene Show si parlerà di un argomento molto familiare nella realtà virtuale di questo momento storico, ossia quello rappresentato dagli incontri on line. Il servizio sarà affidato alle iena Matteo Viviani, e andrà in onda stasera durante il programma a partire dalle 21.30 su Italia1.

Incontri on line Le Iene Show: il servizio sul business dei siti

Questa sera martedì 26 febbraio a Le Iene Show si tratteranno molti argomenti, più o meno impegnativi come sempre del resto. Tra questi, verrà affrontato l’attualissimo caso dei siti di incontri on line, oramai una realtà conclamata su web, a cui molti individui fanno  ricorso spesso, se non giornalmente. Matteo Viviani ci porterà nel cuore di questo argomento, parlando anche con un operatore che riceve quotidianamente richieste e chiatta con gli utenti della piattaforma di incontri per cui lavora stabilmente. Si tratta infatti di una vera e propria finzione, poiché l’operatore intervistato dalle Iene, è un falso utente che gestisce delle conversazioni con i fruitori del sito, i quali pensano di parlare e scrivere con delle persone reali e diverse tra loro. Un aspetto che in molti non conoscono, e che tende a truffare nel senso più lato del termine le persone che entrano in contatto con queste piattaforme solamente con lo scopo di ampliare le proprie conoscenze e magari tentare di costruirne di altre.

Gli incontri truffa

Quello dei siti d’incontri è un vero e proprio business con cifre enormi, un giro d’affari che in Europa si aggira attorno ai 26 miliardi di euro. In Italia nel complesso, le applicazioni e i portali specializzati in incontri sono circa 500. La gravità dei falsi profili e delle irreali identità, si prende gioco di persone realmente interessate a conoscere nuovi individui. La buonafede di chi ha sempre creduto di scrivere  e parlare con altri utenti, dovrà presto rendersi conto di quello che in realtà si cela dietro molte piattaforme, che puntano solamente ai numeri, agli accessi e non alla qualità dello scambio tra utenti, o allo scopo finale per cui questi portali esistono.

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