Il mondo in ottanta documentari al cinquantottesimo Festival dei Popoli a Firenze

La straordinaria storia della star della danza Sergei Polunin, divenuto a soli 19 anni il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e oggi tra i più geniali e controversi danzatori contemporanei, nel documentario Dancer di Steven Cantor (in anteprima al festival e in uscita nei cinema per Wanted); le rare immagini d’archivio dei Beatles e dei gloriosi e coloratissimi anni della fondazione della loro casa discografica, la Apple Corps, in The Beatles, Hippies and Hells Angels – Inside the Crazy World of Apple di Ben Lewis. E ancora, l’esplorazione della fenomenologia musicale degli X Japan in We are X di Stephen Kijak, film reduce dal successo al Sundace Film Festival dove si è aggiudicato il Best Editing Award. Realizzato dal team produttivo del Premio Oscar Searching for Sugar Man, il film racconta passato e futuro prossimo della celebre band di heavy metal giapponese e del suo frontman,Yoshiki, diventata fenomeno di culto per le spettacolari esibizioni da vivo e che vanta oltre 30 milioni di dischi venduti. Il gruppo annovera tra i propri fan i Kiss e l’Imperatore del Giappone. Radio Kobanî di Reber Dosky, prodotto da Jos de Putter, racconta – attraverso la voce e le testimonianze di un’emittente radiofonica locale – il graduale ritorno alla vita di Kobanê e il lento processo di ricostruzione della città liberata dall’assedio dello Stato Islamico; e ancora ritratti umani nel viaggio antropologico di Visages, Villages di Agnès Varda e JR. Autentica leggenda della nouvelle vague, oggi ottantottenne, nel suo nuovo film la Varda fa squadra con il trentatreenne JR, street photographer autore di giganteschi graffiti urbani. Le immagini che affiorano dalla ricognizione della Francia rurale effettuata da questa strana coppia sono giocose, spettrali, belle e commoventi.

Questi alcuni degli eventi speciali in programma alla cinquantottesima edizione del Festival dei Popoli, festival internazionale del film documentario, che si terrà dal 10 al 17 ottobre a Firenze (cinema La Compagnia e in altri luoghi della città). La storica manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci – con gli oltre 80 titoli di questa nuova edizione si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale.

Il programma, oltre al Concorso Internazionale (21 titoli tra corti, medi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e al Concorso Italiano, dedicato alla più recente produzione italiana con film in prima mondiale, si articola nella retrospettiva dedicata a Kazuhiro Soda, tra i più significativi registi giapponesi, autore di una filmografia di assoluto fascino ed interesse in gran parte inedita in Italia, e nel focus tematico dedicato a film documentari che raccontano l’evoluzione del potere raccolti sotto il titolo Effetto domino. Sogni e incubi del potere contemporaneo.

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