Jessica Biel e i co-proprietari del suo ristorante citati in giudizio da sette dipendenti

“A ognuno di loro è stato convertito in maniera erronea il valore delle loro gratuities e gli sono stati negati cibo e orari di pausa, compensi per gli straordinari e stipendi guadagnati con varie pratiche illegali di libro paga. Gli imputati hanno inoltre addebitato migliaia di dollari ai clienti di party privati, convertendoli in mance poi finite nelle loro tasche. Si tratta di compensi sottratti ai querelanti e che rappresentano una violazione della legge”.

E!News scrive questo a proposito del fatto che l’attrice Jessica Biel e i co-proprietari del ristorante Au Fudge sono stati citati in giudizio da sette dipendenti per mancati pagamenti, in quanto, nelle loro parole, si sarebbero intascati quasi mezzo milione di dollari, frutto delle mance dei clienti accumulate durante alcuni eventi svoltisi all’interno del locale nel 2016.

Mandatory Credit: Photo by Billy Farrell/BFA/REX/Shutterstock (5738824l)
Jessica Biel
VANITY FAIR OSCAR PARTY: 2016, Beverly Hills – 28 Feb 2016

Lo chef Jonathan Rollo e la sua partner Joey Gonzalez, l’amministratore delegato Barry Bootcamp, la stylist Estee Stanley, Kimberly Muller, autrice del libro per bambini, e Monica Saunders-Weinberg, figlia del fondatore dei Westfield Shopping Centers sono i soci della Biel, da cui – come emerso dalle carte legali ottenute da The Blast – i lavoratori sostengono di non aver ricevuto nessun soldo per aver lavorato durante cene private, sebbene ai clienti venga puntualmente addebitato nello scontrino il 22% sul conto totale.

Dipendenti che sostengono di essere stati privati di trecentosessantamila euro di mance e ventiseimila euro per mancate pause, e che, di conseguenza, chiedono un risarcimento di ottocentoquarantamila euro per danni punitivi.

Mentre i legali degli accusati dichiarano a E! News: “La Compagnia non commenta il contenzioso in corso e le accuse rivoltele, ma si difenderà nelle sedi opportune”.

 

 

 

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