Arriva nelle sale “Io è morto” con Marina Suma

Due giovani sposi, Maria e Giuseppe, hanno iniziato la loro storia su un palcoscenico, interpretando Romeo e Giulietta. E proprio il palco li esporrà alla vita. Tradimenti, lussuria, menzogne e dolori avvolgeranno il quotidiano di questi due personaggi che si troveranno a dover scegliere fra la vita, l’amore e la morte. Io è morto è un film dove importante non è tanto la logica di una trama che va oltre le barriere del realismo, ma la trasformazione dei sentimenti e delle emozioni.

Il film punta a suscitare queste emozioni proprio infrangendo le barriere e le sequenze logiche. Solo quando la storia viene liberata dal suo senso comune nasce un sentimento vivo nel suo naturale sviluppo e nelle sue trasformazioni. Maria è pronta a recitare in teatro l’ultima replica di Romeo e Giulietta. Nella platea scorge sua madre Maddalena appena rientrata da Broadway con la sua assistente Eva.

L’arrivo inaspettato della madre turba il già precario equilibrio psichico di Maria; è sempre più gelosa del rapporto che si crea tra Maddalena e Giuseppe suo marito, anche lui attore. Neanche l’aiuto della dottoressa Procula sembra migliorare la situazione di Maria. La paura del tradimento e il ricordo del padre porteranno ad un funesto finale di violenza e allucinazioni. Rapporti madre/figlia, moglie/marito, amante/amica, travolgeranno chiunque, rendendo il “viaggio” verso l’”io” un percorso tortuoso, oscuro, sensuale e senza via d’uscita.

I tanti finali del film lasciano addosso un senso di vuoto, di straniamento, di solitudine, una solitudine fedele compagna delle giornate di Maria, che la porta a rivivere ossessivamente l’evento drammatico che ha condizionato la sua vita. La protagonista, non appena trova il modo di difendersi dal passato, si trasforma in una donna crudele che cinicamente rivive e romanza il dramma della sua vita.

Esce nelle sale cinematografiche il 31 agosto Io è morto, l’opera prima del regista e produttore Alberto De Venezia, presentato fuori concorso alla 71 Mostra del Cinema di Venezia e in concorso al Festival di San Paolo. Si tratta di un thriller psicologico ricco di colpi di scena dove l’immaginario si fonde con la realtà portando gli spettatori a credere e a ricredersi in un’alternanza di emozioni e di sensazioni che stuzzica la fantasia e che riporta improvvisamente all’oggettività. Tra le macchie del test di Rorschach, tradimenti, lussuria e passione si snoda una trama intensa, carica di significati profondi da interpretare grazie una serie di dettagli disseminati in tutto il film pur tenendo ben presente che non esiste una vera e propria chiave di lettura. Vita, amore e morte, questi i cardini su cui ruotano le storie e le decisioni che dovranno affrontare i due protagonisti in un turbinio di emozioni che prendono per mano gli spettatori e che li conducono in un viaggio introspettivo alla ricerca del proprio Io.

Un film interpretato da Giulia Perelli, Marina Suma, Andrea Cocco, Paola Sebastiani, Augusto Zucchi, Carlo Mucari, Valeria Nardilli, Gigi Di Schiena, Helena Grompone, si avvale delle musiche composte dal maestro Louis Siciliano, già vincitore del Nastro d’argento 2005 e candidato al David di Donatello, da non perdere assolutamente e che lascerà un segno indelebile in tutti coloro che lo vorranno vedere.

 

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