Fiuggi Film Festival 2017: Luca Bigazzi, “Profondo rosso” e Falcone e Borsellino

Luca Bigazzi e Falcone e Borsellino al Fiuggi Film Festival. Il direttore della fotografia celebre a livello internazionale per film come Il divo, La grande bellezza e Sicilian Ghost Story ha conversato con i giovani giurati spaziando dal cinema all’importanza della sala cinematografica fino al concetto di scelta, sorprendendo i ragazzi per la sua disponibilità e chiarezza.

“Cercate di non farvi isolare, chi vuole fare questo lavoro deve tenere ferma la passione ma non singolarmente, bensì a livello collettivo, perché il cinema è un lavoro di gruppo – ha spiegato Bigazzi – Il cinema è un arte collettiva, è una creazione collettiva e va vista collettivamente. L’empatia che si crea in una sala cinematografica con il proprio vicino, anche se è rumoroso con la sedia, è ciò che vi farà̀ capire che cos’è un film e che vi farà̀ apprezzare il prodotto cinematografico. Il giorno che non ci saranno più̀ sale cinematografiche questo lavoro non avrà̀ più̀ senso e non avrebbe più senso di esistere neanche il cinema stesso”.

Il maestro ha incoraggiato i giovani a compiere scelte sagge, senza sottovalutare il retaggio che queste porteranno nel loro futuro: “le scelte che voi fate sono delle scelte che vi porterete dietro per tutta la vita. Bisogna conciliare l’idea che è necessario lavorare con l’idea e il fatto di fare dei lavori che vi piacciono”.

In conclusione Bigazzi ha parlato del contrasto tra esperienza e futuro: “L’esperienza è estremamente negativa in questo lavoro, come anche le scuole di cinema. Una scuola di cinema è un luogo estremamente utile nella misura in cui conosci persone che vogliono fare questo lavoro e questo è il capitale prezioso da tenere saldo, ma allo stesso tempo insegnano delle cose superate, cose che nel cinema sono in continuo cambiamento. Il cinema è un lavoro che va inventato, non insegnato. Per questo motivo il cinema deve appartenere ai giovani: perché́ va fatto da voi, perché́ voi avete uno sguardo nuovo e voi avrete le idee del futuro. A noi dovrebbero darci la pensione”.

La serata del 27 luglio è stata dedicata alla commemorazione di Falcone e Borsellino: dopo un videomessaggio di Maurizio Costanzo – in cui il giornalista ha spronato i giovani del Fiuggi Film Festival a non oltrepassare mai il fondamentale confine della legalità – il ricordo dei due magistrati è stato affidato all’avvocato Remo Costantini. Ripercorrendo la loro storia, Costantini ha sottolineato come Falcone e Borsellino non siano due eroi, ma due uomini con uno straordinario ed incommensurabile senso civico: “Pur sapendo di morire non hanno smesso di lavorare. Hanno continuato a servire lo Stato, quello stesso Stato che li ha traditi e che non ha saputo, o voluto, proteggerli”.

“Quando la mafia non riesce a uccidere – ha concluso l’avvocato – passa alla delegittimazione. Questo è quello che è accaduto anche con Falcone e Borsellino, complice il silenzio di tutti. Oggi c’è una canzone che dice ‘siamo il popolo del selfie’, il problema è che ci scandalizziamo il tempo di un selfie. Falcone e Borsellino sono morti consapevoli di morire, ma non possono essere umiliati anche da morti, per cui vi chiedo solo un favore: parlate di loro alle persone che conoscete, non lasciate che vengano dimenticati”.

Venerdì 28 luglio è stato protagonista il concerto dei Claudio Simonetti’s Goblin: “Probabilmente è l’evento più importante che abbiamo organizzato come Fiuggi Film Festival in tutte queste edizioni – dichiara il direttore organizzativo Angelo Astrei – Proiettare un capolavoro come Profondo rosso, con colonna sonora eseguita live, è per noi motivo di vanto e rappresenta l’apice del nostro percorso artistico. Resistere, in fin dei conti, è già un traguardo, crescere è una vittoria”.

“E’ un evento unico, degno dei più grandi palcoscenici – rilancia il direttore artistico Antonella Bevere – Il FFF si è sempre caratterizzato, e quest’anno ancora di più, per aver offerto un confronto con tutte le professionalità del cinema. Abbiamo fatto incontrare i ragazzi con tanti protagonisti della settima arte e, ovviamente, non poteva mancare il mondo della musica su cui abbiamo investito moltissimo anche durante l’anno dedicandogli una rubrica sulla nostra webTv”.

“Il cinema più vicino a Fiuggi è a 38km di distanza, tante sale nei nostri paesi hanno chiuso negli ultimi anni e tutti noi sappiamo quanto poco si investa in campo culturale – conclude Angelo Astrei – È però fondamentale lavorare per colmare quella voragine che si è creata tra esponenti del mondo culturale e tessuto sociale. Questo lo si fa abituando il pubblico ad una fruizione consapevole e di qualità ma soprattutto accorciando le distanze tra creatori di contenuti e pubblico. Il concerto di domani è un fantastico esempio di quanto detto. Un’esperienza che siamo contentissimi di poter offrire alla Ciociaria e di cui speriamo, la Ciociaria, possa sentirsi orgogliosa”.

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