Mandy Moore impaurita sul set di “47 metri”

“Ho trovato più terrorizzante l’idea di restare senz’aria che gli squali. A leggere la sceneggiatura avevo il cuore in gola. Gli squali erano terrificanti, ma di certo non mentre filmavamo”.

Ha dichiarato questo l’attrice Mandy Moore a proposito del thriller 47 metri, nel quale, insieme a Claire Holt, si è trovata a dover recitare sott’acqua scene cariche di tensione ed a far finta di essere terrorizzata dai membri della troupe, che le nuotavano intorno con indosso una testa di squalo in plastica.

Pare abbia anche pregato il regista Johannes Roberts di non utilizzare la sua maschera a forma di pescecane in modo che non scoppiasse a ridere, considerando che nel film ricopre il ruolo di una donna che resta incastrata in una gabbia per gli squali con la sua migliore amica.

Ha inoltre ammesso che, più che dei “mostri pinnati”, aveva paura di rimanere senza ossigeno nelle bombole e del dover girare scene ad elevata profondità senza avere una grande esperienza da sub: “Eravamo in ansia soprattutto la prima volta, visto il training limitato che avevamo avuto. Ci hanno fatto un corso rapido di due ore in piscina e il giorno dopo eravamo sotto l’Oceano al largo di Ventura”.

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