Pamela Anderson e il rapporto speciale con Julian Assange

“Basta condannare e punire le persone che offrono il loro aiuto. È come se una coppia se la prendesse con il proprio terapeuta! Julian sta solo provando ad aiutarvi”.

La ex bagnina di Baywatch Pamela Anderson si appella così in una nota n una nota al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al Primo Ministro britannico Theresa May, invitandoli a cambiare le loro politiche di spionaggio facendo leva sul rapporto speciale che la lega a Julian Assange, fondatore di Wikileaks conosciuto presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, in cui il giornalista vive in esilio da quattro anni per evitare l’estradizione in Svezia, dove su di lui pende l’accusa di stupro.

E la nota riporta anche: “Basandomi sul rapporto speciale che ho con Julian Assange, avrei qualche consiglio per Trump e May. Riguarda la Libertà di Espressione e la Democrazia… è una questione romantica. Ci sono cose che gli Stati Uniti e il Regno Unito mantengono segrete e per cui Julian è oggi detenuto ingiustamente. Si odia la trasparenza e si sganciano delle bombe contro dei paesi. È disfunzionale e ineguale. Vorrei aiutarli a migliore questa politica e farla funzionare in modo diverso. Gli Stati Uniti spiano il Regno Unito, leggendo le e-mail e ascoltando delle telefonate. In una relazione corretta le due cose andrebbero separate. Il Regno Unito dovrebbe avere una politica estera indipendente e non basata sul rapporto speciale con altri, quindi il rapporto tra Regno Unito e Stati Uniti dovrebbe basarsi sulla fondamentale riconfigurazione delle politiche interne e della loro relazione con il resto del mondo”.

 

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