Roberto Benigni passa alle vie legali contro “Report”

 

Ha destato non poco scalpore l’ultima puntata della trasmissione televisiva Report, all’interno della quale, nel corso di un servizio relativo a molti aspetti finanziariamente discutibili riguardanti il cinema italiano d’inizio terzo millennio, è stata effettuata un’inchiesta sugli studi cinematografici dell’umbra Papigno, in provincia di Terni, dove l’attore e regista Roberto Benigni ha girato La vita è bella e Pinocchio.

Studi che, a quanto pare, avrebbe voluto trasformare in un polo cinematografico sul filo rosso di Cinecittà, battezzandolo Umbria Studios.

Secondo il programma condotto da Sigfrido Ranucci su Rai3, però, nell’impresa sono stati investiti sedici milioni di euro provenienti da fondi pubblici europei, statali o locali; ma, non essendo andata in porto, ha maturato un passivo di circa cinque milioni.

In seguito, inoltre, la società stata rilevata da Cinecittà Studios, che non ha mai rilanciato gli studi umbri, ma si è fatta carico anche dei debiti di Benigni, il quale, intervistato dal programma, si è limitato a dire di aver perso molto denaro nel progetto e ha chiesto ai suoi avvocati di chiedere i danni alla trasmissione per l’anticipazione trasmessa.

 

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