Selena Gomez e la terapia dialettico-comportamentale

“Non puoi capire quanto sia stato incredibile stare solo con 6 ragazze, gente reale a cui non interessava un cavolo chi fossi, perché stavano lottando per la loro vita», ha aggiunto. “È stata una delle cose più difficili che abbia mai fatto, ma anche la migliore in assoluto”.

A parlare a Vogue US è Selena Gomez, che, rinunciato per novanta giorni al telefono cellulare per 90 giorni e preso parte ad un programma di gruppo con altre giovani donne, si è dedicata alla terapia dialettico-comportamentale (DBT), trattamento riabilitativo a cui si sottopone cinque volte alla settimana, in quanto sofferente dal 2014 di lupus.

“La DBT mi ha completamente cambiato la vita. Vorrei che più persone parlassero apertamente della terapia. Noi ragazze, in particolare… ci hanno sempre insegnato che dobbiamo essere forti, sexy, fighe e spensierate, ma dobbiamo anche sapere che ci è permesso crollare!”, ha spiegato la cantante, che ha poi proseguito: “La mia autostima era in pezzi, mi sentivo depressa, ansiosa. Ho iniziato ad avere attacchi di panico poco prima di salire sul palco o subito dopo finito il concerto. Non stavo bene, non ce la facevo. Non riuscivo a dare il massimo ai miei fan, e loro se ne accorgevano”.

 

 

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