Distribuito da Barter Entertainment, nelle sale cinematografiche italiane abbiamo avuto modo di vederlo a fine Ottobre 2016, giusto in tempo per dispensare agli appassionati di horror il giusto titolo tramite cui celebrare dinanzi al grande schermo la festa di Halloween.
Del resto, una volta superata la breve apertura ambientata nella New York del 1679, è proprio nel mezzo di una parata tipica della tradizione legata alla vigilia di Ognissanti che si sposta Pay the ghost – Il male cammina tra noi – tratto dall’omonimo romanzo di Tim Lebbon – per portare in scena un insegnante dalle fattezze del vincitore del premio Oscar Nicolas Cage.
Insegnante che, in mezzo alla folla di maschere, smarrisce improvvisamente il figlio, ovvero Jack”Room”Fulton; segnando l’inizio di una tragedia che lo porta un anno più tardi a riavvicinarsi alla ex moglie, interpretata da Sarah Wayne Callies, in quanto comincia ad essere ossessionato proprio da terrificanti visioni del bambino e ad avvertire, intorno a lui, l’inspiegabile ed inquietante presenza di una misteriosa figura.
Una tragica situazione da cui il cineasta tedesco Uli Ledel – autore, tra l’altro, del dramma a base di tossicodipendenza Christiane F. – Noi i ragazzi dello zoo di Berlino e del thriller erotico Body of evidence – Il corpo del reato, con protagonista la pop star Madonna – costruisce una oltre ora e mezza di visione concentrandosi sulle affannose ricerche portate avanti dalla coppia per ritrovare il piccolo.
Ricerche che, arrivando anche a coinvolgere altri personaggi, conducono alla scoperta di terrificanti indizi legati, appunto, ad una ricorrenza annuale che vede le anime di giovanissimi innocenti rischiare di essere rapite per sempre se non vengono salvate entro lo scoccare della mezzanotte.
Man mano che, tra culti pagani e leggende, si avanza verso la spettacolare fase finale dell’insieme, destinata a tirare in ballo una fantasmagorica creatura non distante, in fin dei conti, dalla sfigurata fata dei denti vista in Al calare delle tenebre di Jonathan Liebesman, sia per quanto riguarda il mostruoso look che la sua genesi.
Qualche cadavere sparso, avvoltoi ricreati in digitale, immancabili apparizioni improvvise e il finalino posto nello scorrimento dei titoli di coda fanno il resto, al servizio di un horror che, per chi lo avesse perso al cinema, è ora disponibile su supporto dvd grazie a Universal.
Con il trailer nella sezione riservata ai contenuti speciali.
Francesco Lomuscio
