Vi ricordate di quando Steve Urkel di “Otto sotto un tetto” si trovò tra il mega squalo e il coccodrillo gigante?

Chi, della generazione cresciuta nel periodo a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e quella del decennio successivo, non ricorda Steve Quincy Urkel, il simpatico e pasticcione vicino di casa della numerosa famiglia protagonista della serie televisiva Otto sotto un tetto?

Jaleel White, ovvero l’attore di colore che gli concesse anima e corpo abbigliato con pantaloni ascellari e grossi occhiali, da allora ha continuato a far crescere il proprio curriculum attraverso un’infinità di collaborazioni, soprattutto nell’ambito del piccolo schermo; per il quale, tra l’altro, ha preso parte a Bones e Hawaii Five-0.

Ma quanti ricordano di quando, nel 2010, comparì accanto a Gary”Alexander”Stretch e al trekiano Robert Picardo all’interno dello straight to video Mega shark versus crocosaurus, diretto dal Christopher Douglas-Olen Ray figlio del Fred Olen Ray responsabile di non poca spazzatura in fotogrammi, tra un Hollywood chainsaw hookers e un Ghost in a teeny bikini?

Secondo tassello della saga targata Asylum iniziata l’anno precedente tramite Mega shark versus giant octopus di Jack Perez e proseguita con Mega shark versus mecha shark di Emile Edwin Smith e Mega shark versus kolossus dello stesso Olen Ray, lo vide nei panni di uno scienziato esperto di squali destinato a cercare di salvare l’umanità dal momento in cui il gigantesco esemplare del primo film ricompare nelle acque, pronto ad attaccare navi e ad essere fronteggiato da sottomarini.

Un megalodonte, per la precisione, che non manca di fornire, di conseguenza, la consueta sequela di assurde imprese che ignorano le leggi della fisica (oltre alle proporzioni del mostro, di scena in scena) al fine di regalare un demenziale divertimento a basso costo; parallelamente a quelle che trovano al proprio centro il nuovo arrivato in fatto di enormi mostri pronti a scontrarvisi: un coccodrillo preistorico scoperto nella giungla africana.

Un coccodrillo che fugge in mare, viene inutilmente bombardato da jet e raggiunge la città per uccidere poveri malcapitati, scorrazzare sulle strade, attaccare edifici ed annientare elicotteri; consentendo all’insieme di avvicinarsi ancora di più – rispetto al capostipite – ai connotati dei titoli che popolano il filone dei kaiju eiga (pellicole con mostri giapponesi, da Godzilla a Gamera).

Con un tripudio di immancabili effetti digitali concepiti a basso costo, nella sola attesa di assistere al match tra le due imponenti creature e di sapere in quale maniera il nostro caro White possa riuscire a porre un rimedio alla tragica situazione.

Se doveste essere interessati a conoscere l’esito del duello, potete tranquillamente recuperarlo in home video, considerando il fatto che Minerva pictures e Dynit hanno provveduto a renderlo disponibile su supporto dvd italiano.

Francesco Lomuscio

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