Angelina Jolie vs Donald Trump

“I rifugiati sono uomini, donne e bambini che scappano dalla furia della guerra o dalla persecuzione. Lungi dall’essere terroristi, sono loro stessi ad essere vittime del terrorismo. La crisi mondiale dei rifugiati e la minaccia del terrorismo ha giustificato interamente la chiusura dei nostri confini. Ogni governo deve bilanciare i bisogni dei propri cittadini con le sue responsabilità internazionali. Ma la nostra risposta deve essere misurata e dovrebbe basarsi su fatti, e non su paure”.

Attraverso una lettera consegnata al New York Times, l’attrice Angelina Jolie – da sempre impegnata a difesa dei diritti umani tramite le Nazioni Unite – ha esortato la politica a rivedere l’Immigration Ban, l’ordine esecutivo emanato del neo-presidente americano Donald Trump, che impedisce ai cittadini di sette paesi di religione musulmana di entrare negli Stati Uniti.

E prosegue: “In quanto madre di bambini nati in territori stranieri e che sono orgogliosamente cittadini americani, vorrei che il nostro paese li facesse sentire al sicuro, ma vorrei che lo stesso accadesse per tutti i bambini del mondo. Vorrei che anche ai bambini rifugiati, che hanno le carte in regola per chiedere l’asilo, avessero la possibilità di vedersi accolti da un’America prova compassione. Si può gestire la sicurezza senza tagliare fuori cittadini di interi paesi, impedendo loro persino di visitare il nostro paese, in virtù della geografia o della religione. Chiudere le porte ai rifugiati o discriminarli non è la soluzione e non ci fa sentire al sicuro. Recitare la parte di chi ha paura non è la risposta. Etichettare i più deboli non mostra la nostra forza”.

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