Tony Bennett rimpiange di non aver aiutato Amy Winehouse

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“Forse avrei dovuto dirle che anche io ho lottato con l’alcol e che conoscevo il circolo vizioso che si innesca. Avrei dovuto dirle che è possibile recuperare e tornare in se stessi. Avrebbe fatto la differenza, se qualcuno che lei considerava come un idolo le avesse detto frasi del tipo: ‘Tu sei il mio idolo. Hai un talento raro. Per favore, non privare il mondo del tuo talento. Guarisci e, se puoi, prova a vivere. Te lo chiedo per favore'”.

Scrive questo il crooner Tony Bennett nel suo nuovo libro Just Getting Started, ricordando il periodo trascorso agli Abbey Road Studios di Londra al fianco della cantante britannica Amy Winehouse, insieme alla quale incise il brano Body and soul, aggiudicatosi il Grammy Awards.

Cantante scomparsa prematuramente nel luglio 2011 e che Bennett rimpiange di non aver aiutato a liberarsi dalla dipendenza dall’alcol; a proposito di cui, comunque, non notò nulla in particolare durante le sessioni di registrazione.

Prosegue: “Amy era una ragazza che sapeva intrattenere, era divertente, calorosa e assolutamente professionale, anche se un po’ timida. Diceva di essere nervosa perché non aveva mai registrato una canzone con qualcuno che considerava come uno dei suoi idoli”.

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