L’accorato appello dell’ex marito di Anna Marchesini alla figlia: “Per onorare i morti, bisogna amare i vivi”

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“Sarebbe stato un mio diritto sapere dalle persone più vicine, soprattutto da mia figlia, che Anna stava così male. Io ho provato a chiedere ma non sono riuscito a sapere. La situazione mi è stata nascosta”.

Ex marito di Anna Marchesini, Paki Valente, ha esposto così a Domenica Live, su Canale 5, la sua problematica relazione con l’attrice recentemente scomparsa e con la figlia Virginia, in quanto ha avuto la notizia della sua morte quando era in Thailandia per un film.

Come pure ha avuto notizia del suo funerale solo quando questo si era già celebrato: “Mi si sono piegate le gambe, tutti pensavano che io avessi un attacco di cuore. Ho pregato per anni che non succedesse mai. Non mi aspettavo ora, non così. Quando ho avuto la notizia, ho avuto una reazione che non mi aspettavo. Ho perdonato tutto, nonostante il male subito da me e da Virginia. Non si può togliere un genitore a un figlio. Il diritto al genitore è soprattutto del figlio. La mamma di mia mamma era una contadina e diceva: questa pianta ha avuto quell’acqua e cresce con quell’acqua. non c’è un perché se mia figlia non vuole vedermi. Io l’ho vista fino a dodici anni, mi ha ricercato lei a quindici anni, io già vivevo all’estero e sono tornato subito in Italia, ci siamo rivisti, tornavo in Italia solo per lei. L’ultima volta l’ho vista tre anni fa. Ci siamo lasciati bene. L’anno scorso sono venuto per rivederla, ma non mi ha voluto incontrare”.

E non ha neppure dimenticato di ricordare che la ex moglie venne sanzionata proprio perché non gli faceva vedere la figlia, alla quale ha lanciato un appello: “Tesoro io penso che sia un equivoco pensare al passato. Ora c’è un presente e c’è un futuro. Tu sei l’unica cosa che ho nella vita, hai il mio sangue. Parliamoci, spiegami. Non capisco, non mi spiego tutto questo. Per onorare i morti, bisogna amare i vivi”.

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